Allarme api: sterminate dalla “febbre” del pianeta

Pubblicato il 1 Dicembre 2011 - 13:05 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Le api muoiono per colpa dei cambiamenti climatici: l’aumento della temperatura del pianeta corrode la loro salute e mette in serio rischio la produzione di miele, che potrebbe scomparire da qui a 100 anni.

E’ la conferma, che arriva sulle pagine della rivista americana Good, dei risultati dello studio di Umberto Solimene, Direttore del Centro Ricerche di Bioclimatologia dell’Universita’ di Milano che ha analizzato le osservazioni meteorologiche dal 1880 e le osservazioni satellitari dal 1978 fino a oggi.

Il recente riscaldamento sta fortemente influenzando le stagioni, portando all’anticipo degli eventi primaverili, tra i quali la fioritura, la migrazione degli uccelli e la deposizione delle uova e gli spostamenti delle specie vegetali e animali verso latitudini piu’ alte, spiega Solimene.

Il cambiamento climatico assume quindi un ruolo da protagonista nella genesi del fenomeno della moria delle api. C’e’ un chiaro restringimento della stagione invernale che ha innescato, per riflesso, un probabile allungarsi della finestra di attivita’ delle api, ipotizzabile in 20-30 giorni di lavoro in piu’ l’anno, continua Solimene: cio’ prefigura uno stress aggiuntivo a carico delle api che comprometterebbe la loro salute.

Lo stesso sincronismo tra la fase della fioritura e la ripresa delle attivita’ di volo delle api dopo l’inverno potrebbe aver subito importanti sfasature. Inoltre, le anomalie termiche osservate negli inverni dell’ultimo decennio possono aver causato stimolazioni e segnali che hanno facilitato covate precoci, o addirittura invernali, cosa che ha rafforzato i parassiti che attaccano le api.