Differenziata, Legambiente diffida il Sindaco di Roma Gianni Alemanno

Pubblicato il 11 Aprile 2012 - 15:33 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – Legambiente Lazio ha inviato una diffida al Sindaco Gianni Alemanno al fine di attivare subito la raccolta differenziata dell’organico attraverso il sistema del porta a porta esteso a tutta la città. Un nuovo atto d’accusa di Legambiente, per dare un contributo alla discussione nel momento in cui al Ministero dell’Ambiente si parla dell’emergenza discarica e di un piano che possa fronteggiare la chiusura di Malagrotta.

“L’organico costituisce il 33% dei rifiuti solidi urbani -spiega Lorenzo Parlati, presidente di Legambiente Lazio-, dunque immaginiamoci quanto potrebbe diminuire la quantità di rifiuti gettati in discarica se nella Capitale si procedesse alla raccolta degli scarti organici per poi lavorarli e trasformarli in compost, cioè in fertilizzante”.

“Premesso che sin dal 1997 – si legge nella diffida di Legambiente Lazio – il cosiddetto decreto Ronchi ha previsto l’obbligo di differenziare i rifiuti solidi urbani per tipologia di materiale da parte dei comuni e sancito i seguenti obiettivi di raccolta differenziata: 15% entro due anni dalla data di entrata in vigore, 25% entro quattro anni dalla data di entrata in vigore, 35% a partire dal sesto anno successivo alla entrata in vigore del decreto e premesso che la legge finanziaria del 2007 ha introdotto nuovi obiettivi: almeno il 40% entro fine 2007, almeno il 50% entro fine 2009, almeno il 60% entro fine 2011. Che l’articolo 264 del Testo unico ambientale del decreto legislativo 152/2006 definiva ulteriori obbiettivi percentuali relativi alla raccolta differenziata: almeno il 60% entro il 31 dicembre 2011, almeno il 65% entro il 31 dicembre 2012. Ciononostante nella città di Roma non è attivo per i cittadini un servizio universale per la raccolta differenziata della frazione organica. Secondo gli ultimi dati dell’azienda Ama, a Roma la raccolta differenziata si attesterebbe al 25,2% del totale dei rifiuti prodotti nel 2011, quindi ben lontano dagli obiettivi di legge.”

Tutti i cittadini possono firmare la diffida, inviare segnalazioni e partecipare al “porta a porta autogestito”: tutte le info sul sito www.legambientelazio.it Finora il sistema della raccolta porta a porta, umido compreso, è attivo a Colli Aniene, Decima, Massimina dove funziona molto bene, Trastevere, Villaggio Olimpico, Aventino, San Saba, Testaccio, centro storico, Torrino sud. L’organico viene invece raccolto attraverso l’assurdo sistema duale nei quartieri Laurentino, Tuscolano, Prati Fiscali, Aurelio, Marconi, AppioTuscolano e nel consorzio Olgiata.

ALEMANNO RISPONDE A LEGAMBIENTE: “PER FARE LA DIFFERENZIATA SERVONO I SOLDI”

“Per fare la raccolta differenziata porta a porta servono i soldi e oggi non ci sono”. Risponde così il sindaco di Roma Gianni Alemanno alle critiche da parte di Legambiente sui livelli di raccolta differenziata nella capitale. “Se Legambiente ci trova le risorse – ha replicato Alemanno – il porta a porta in tutta Roma lo facciamo anche domani, ma mi sembra che Legambiente faccia un discorso lunare e giochi a chi la spara piu’ grossa”.

Secondo il sindaco, bisogna invece “essere realistici: l’obiettivo del 65% di differenziata nel 2012 e’ una utopia e i motivo per cui abbiamo ancora Malagrotta e’ che l’ex governatore Marrazzo coltivava questa utopia senza costruire nuovi impianti di gassificazione. Dobbiamo essere piu’ realisti per evitare di fare la fine di Napoli, facendo aumentare la differenziata e insieme realizzando gli impianti”.

Alemanno ha infine ribadito che “il nostro obiettivo era arrivare ad un livello di differenziata del 35%, mente quando siamo arrivati l’abbiamo trovata al 19%. Ora l’abbiamo portata al 24% e se il ministero ci mette piu’ risorse possiamo incrementarla e non e’ un’utopia arrivare al 50% in tre anni. Cio’ non toglie – ha concluso – che nel periodo transitorio necessario ad arrivare a queste cifre serve una discarica temporanea”.