2011, la strana estate dei record

ROMA – L’estate 2011 è stata l’estate estrema in assoluto, almeno da quando si hanno dati da paragonare, come ricorda la Stampa con tanto di dati.

L'”estremismo” estivo lo si è visto in Kuwait, dove si sono registrati 53,5° Celsius, in Iraq, dove la temperatura ha toccato quota 51°, e in Rajastan, fermo, per così dire, a quota 49,6.

Record di zone più vicine a noi sono stati raggiunti a Hasselt, in Belgio, dove il 18 agosto un uragano ha ucciso cinque ragazzi che erano andati nella cittadina per il Festival rock di Pukkelpop. Altri settanta spettatori sono rimasti feriti. Sempre il Belgio sta per battere il record domestico dell’estate più bagnata dei 151 anni di attività del suo Istituto reale di meteorologia, con sessanta acquazzoni dal 21 giugno.

La vicina Olanda lo stesso record l’ha già superato, con 35 centimetri di pioggia caduta solo nella stagione ancora in corso, dieci centimetri oltre la media. Mai un’estate tanto bagnata nei Paesi Bassi dal 1906, tanto più che seguiva una primavera molto asciutta, con solo 4,2 centimetri di pioggia contro la media di 17.

Sempre nel vecchio continente Sarajevo, pur con i suoi cinquecento metri sopra il livello del mare, ha visto invece salire la colonnina di mercurio fino a 48°. Caldo torrido anche a Torino, dove agosto è stato il terzo mese più caldo dall’inizio delle misure nel 1753. All’opposto Bruxelles ha avuto un solo giorno a 20° e tutti gli altri più freddi, con una minima di 12,2°.

Storia simile al di là dell’Oceano: San Antonio, in Texas, ha regalato ai suoi abitanti l’estate più calda di tutti i tempi. Nello stesso tempo la regione di Philadelphia viveva l’agosto più piovoso che si ricordi. Prosciugati da caldo e siccità record Oklahoma e Texas. A concludere – si spera – il quadro di un’estate al di fuori di ogni misura c’ha pensato poi Irene, il primo uragano che ha osato aggredire New York nella storia della Grande Mela.

 

 

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