TOKYO – Fukushima come Chernobyl, anzi, peggio: dopo le ultime scosse che hanno colpito il Giappone tra lunedì 11 e martedì 12 aprile, con l’incendio scoppiato nella centrale nucleare di Fukushima, anche la Tepco, la società elettrica che gestisce i reattori, prima estremamente cauta – ai limiti dell’omertoso – ha elevato il grado della classificazione dell’incidente a 7, lo stesso del disastro della centrale ucraina nel 1986. Anzi, ha detto di temere che la fuga di radiazioni possa essere maggiore di quella verificatasi nel 1986 nel disastro nucleare di Cernobyl. ”La perdita radioattiva non si è ancora arrestata completamente – ha detto ai giornalisti un funzionario della società – e la nostra preoccupazione è che possa anche superare Cernobyl”.
Anche l’agenzia giapponese per la sicurezza nucleare ha innalzato al livello massimo di 7 la classificazione dell’incidente nucleare alla centrale di Fukushima. La stima era stata anticipata dagli esperti e dalla stampa giapponese, ma è stata ora ufficializzata.
La stessa Tepco, ha ordinato ai lavoratori di evacuare l’impianto. La Tepco ha reso noto, dopo aver effettuato i controlli richiesti, che le pompe per raffreddare i reattori di Fukushima n.1 non hanno subito danni. La compagnia, inoltre, aveva disposto l’evacuazione dei tecnici dal reattore a scopo precauzionale, oltre che dal vicino impianto di Fukushima n.2.
L’ultima scossa di ieri sera, 11 aprile, di magnitudo 6.3 ha avuto per epicentro Hamadori (prefettura di Fukushima) e una profondità di 10 km, secondo la Japan Meteorological Agency (Jma), è stato registrato alle ore 14,07 locali (le 7,07 in Italia). La scossa è avvenuta a una profondita’ di 30 km sotto l’oceano Pacifico. Nessun allarme tsunami è stato diramato. Il sisma è stato subito seguito da tre scosse minori di magnitudo compresa tra 4,1 e 4,9.
Il premier giapponese Naoto Kan ha affermato in conferenza stampa che la situazione alla centrale nucleare di Fukushima ”si sta stabilizzando passo dopo passo, e le radiazioni stanno diminuendo”.
Kan, nel primo appuntamento con i media dopo il rialzo del giudizio sulla crisi nucleare a livello 7, lo stesso di Cernobyl, ha spiegato ”di aver dato istruzioni alla Tepco, il gestore della sfortunata centrale di Fukushima, ”di presentare una relazione sulle prossime iniziative da prendere” per la messa in sicurezza della struttura.
Il premier ha anche auspicato che la popolazione ritrovi la spinta ”per tornare alla vita normale” dopo il sisma/tsunami devastante dell’11 marzo, lanciando l’appello per ”l’acquisto di beni e prodotti provenienti dalle aree terremotate”, come segnale di fiducia e solidarietà.