TEGUCIGALPA – L‘attivista ecologista dell’Honduras Berta Caceres, vincitrice del prestigioso Premio Goldman nel 2015, è stata uccisa la notte scorsa nella sua casa di La Esperanza, circa 200 chilometri a Nord-Ovest della capitale Tegucigalpa. Ad ammazzarla alcuni sconosciuti che le hanno esploso diversi colpi di pistola mentre dormiva.
La polizia ha detto che Caceres, coordinatrice del Consiglio cittadino delle Organizzazioni dei popoli amerindi dell’Honduras (Copinh), è stata uccisa da ladri mentre rientrava a casa, ma la madre della donna ha denunciato che sua figlia”come tutti sappiamo, è stata uccisa a causa della sua lotta” ecologista, come già prima di lei il suo compagno.
Berta Caceres, madre di quattro figli, era stata più volte minacciata: le avevano prospettato violenze sessuali, linciaggi, la morte della madre o dei suoi figli. Lei era sempre andata avanti nella sua lotta in difesa dell’ambiente.
La Commissione interamericana dei diritti dell’Uomo aveva chiesto al governo delle misure per garantire la sicurezza della militante, ma la donna non aveva ricevuto di fatto alcuna protezione.
Berta Caceres era in particolare diventata nota per la sua militanza contro lo sfruttamento del territorio da parte di aziende minerarie e idroelettriche, in particolare in difesa del fiume Gualcarque, nel dipartimento dei Santa Barbara, nel Nord-ovest dell’Honduras, minacciato da un progetto di diga che avrebbe privato dell’acqua migliaia di abitanti di alcuni villaggi.
La madre ha raccontato che sua figlia si era recata recentemente in quella zona e aveva avuto una vivace discussione con i militari e con i dirigenti dell’azienda idroelettrica.
Tra il 2002 e il 2014 sono stati uccisi in Honduras 111 militanti ambientalisti, di cui 80 negli ultimi tre anni.