Usa, New York. Grattacieli fanno ombra su Central Park, abientalisti protestano

Pubblicato il 26 Febbraio 2014 - 14:08 OLTRE 6 MESI FA
La foresta di grattacieli che circonda Central Park

La foresta di grattacieli che circonda Central Park

USA, NEW YORK – Lunghe ombre si stanno estendendo su Central Park, e gli ambientalisti gettano l’allarme: a loro avviso i nuovi grattacieli costruiti, in costruzione o autorizzati lungo il confine sud del parco mettono a rischio il microclima dell’unica “gemma verde”, o ”polmome”, di Manhattan.

“Sulla base di studi sull’ombra delle nuove costruzioni e’ chiaro che i regolamenti esistenti non proteggono Central Park, nè offrono una cornice prevedibile per guidare lo sviluppo immobiliare”, ha denunciato la Municipal Art Society of New York: “Al contrario, la normativa esistente produce edifici che hanno colto il pubblico e gli stessi regolatori di sorpresa. Occorre rivedere i piani regolatori attorno ai nostri principali spazi aperti”.

Sono almeno undici le “maxi-torri” che minacciano l’ ecosistema di Central Park, l’ultima in ordine di arrivo, quella che dovrebbe sorgere al posto della palazzina da cui ha da poco avuto lo sfratto la storica Libreria Rizzoli della 57esima strada. Secondo la Municipal Art Society rischiano di finire sotto il loro cono d’orma popolari attrazioni come lo zoo (quello del cartone ‘Madagascar’) e il Carousel (la giostra su cui sono saliti almeno una volta tutti i bambini della Grande Mela), il laghetto e almeno due “playground”, le aree giochi.

Oltre 40 milioni di persone visitano Central Park ogni anno. Le super-torri, tre delle quali sono più alte dell’Empire State Building, stanno sorgendo a sud del parco tra la 56esima e la 58esima strada in quello che e’ stato soprannominato “il corridoio dei miliardari” per il valore d’oro del cemento armato nella zona. “Sono edifici per monarchi stranieri, sceicchi e oligarchi, gente che si puo’ permettere di pagare decine di milioni di dollari con una punta di 95 milioni per spazi che abiteranno magari una volta all’anno”, ha protestato Linda B. Rosenthal, consigliere comunale dell’Upper West Side durante una affollata riunione di attivisti civici convocata alla New York Public Library.

Era presente solo un costruttore: Gary Barnett, che sta completando un grattacielo di quasi 300 metri tra la 57esima strada e la Settima Avenue e si prepara a porre le fondamenta di una super-torre di addirittura 457 metri un isolato piu’ a ovest. Agli attivisti ha detto che “i timori sulle ombre sono esagerati, saranno al massimo 10 minuti al giorno per grattacielo, e senza alcuna conseguenza negativa su flora e fauna del parco”, mentre i nuovi edifici genereranno proventi fiscali per le casse del comune, migliaia di posti di lavoro per la costruzione e mille impieghi permanenti nei negozi e gli hotel che avranno all’interno.