Vespa aliena, allarme in Italia: 8 su 100 sono a rischio

di Redazione Blitz
Pubblicato il 1 Giugno 2016 - 16:47 OLTRE 6 MESI FA
Vespa aliena, allarme in Italia: 8 su 100 sono a rischio

Vespa aliena, allarme in Italia: 8 su 100 sono a rischio (Foto archivio Ansa)

ROMA – La vespa velutina rappresenta un rischio per gli italiani. Questo insetto, considerato una specie aliena e in passato soprannominato “calabrone killer” è particolarmente aggressiva e pericolosa per l’uomo. La vespa aliena ha proliferato nella penisola italiana, non avendo predatori naturali che ne contrastassero l’aumento della popolazione, e il suo veleno può scatenare una violenza reazione allergica che mette a rischio 8 italiani su 100.

Il sito Fanpage spiega che a lanciare l’allarme per la vespa aliena è la campagna “Punto nel vivo“, patrocinata da FederAsma e Allergie Onlus-Federazione italiana pazienti:

“Come riconoscere la “vespa aliena” – Originaria dell’Asia, la “vespa aliena” ha cominciato ad allarmare l’Italia la scorsa estate quando dalla Francia ha scavallato le Alpi arrivando a regioni del Nord Ovest come Piemonte e Liguria. Può essere confusa con il nostro calabrone comune, ma mostra sostanziali differenze. È ad esempio più piccolo, lungo circa 3 centimetri contro i 4  del calabrone, e ha colori diversi: antenne nere e zampe bicolori giallo-nere. La vespa velutina rappresenta una minaccia sia per la biodiversità vegetale sia per le colture agricole basate sull’impollinazione delle api. Ci sono inoltre i rischi per la salute: a detta degli esperti “si tratta di una specie aggressiva che può infliggere punture pericolose, potenzialmente letali per l’uomo”.

La campagna “Punto nel vivo” – “Punto nel vivo” proseguirà fino a ottobre attraverso vari canali: una pagina dedicata su Facebook offre consigli sull’uso dell’immunoterapia specifica come prevenzione e dell’adrenalina auto iniettabile come trattamento d’emergenza e informazioni sui centri di allergologia che aderiscono all’iniziativa; volantini e poster saranno diffusi in più di 200 pronto soccorso della penisola; un corso gratuito di formazione a distanza (Fad) insegnerà agli specialisti in medicina d’urgenza il percorso più adeguato a gestire eventuali allergie al veleno di imenotteri”.