Lavoro, Monti: “Ora riforma è più ampia ed incisiva”. Allarme reintegro

Pubblicato il 16 Aprile 2012 - 15:29 OLTRE 6 MESI FA

Elsa Fornero e Mario Monti (Lapresse)

ROMA – Il nuovo ddl sul mercato del lavoro è ”più ampio ed incisivo” di quello illustrato dal governo a novembre. ”Le nuove misure riguardavano i soli nuovi assunti ed erano a titolo sperimentale” ha detto Mario Monti sottolineando che nel nuovo testo ”l’intervento è esteso a tutti lavoratori ed è inserito a titolo definitivo”.

Il premier, che ha incontrato l’emiro del Qatar Hamad bin Khalifa Al Thani ha poi ricordato che per il governo è centrale ”rendere il mercato del lavoro simile a quello dei Paesi che attirano investimenti stranieri”.

Ma dai tecnici del Senato arriva un allarme: il rischio di minori tutele durante il processo per i lavoratori licenziati. Per questo si auspica “un’ulteriore riflessione” in merito. Il timore è che la sentenza di reintegro possa venire sospesa, diversamente da quanto attualmente previsto.

Alfano costruttivo. A Caltanissetta, commentando le dichiarazioni del ministro allo Sviluppo Economico, Corrado Passera, il segretario del Pdl Angelino Alfano ha detto: ”Accogliamo con favore le aperture che sembrano registrarsi dal governo, perché, pensiamo che questo sia il miglior viatico a una rapida approvazione al Senato della riforma sul lavoro che era e resta il nostro obiettivo”. E ha aggiunto: ”Domani sera al centro dell’incontro con il presidente del Consiglio, Mario Monti, porremo la questione dello sviluppo economico, perche’ quello della crescita e’ una scelta obbligata: un paese non puo’ solo tenere i conti in ordine pensando di restringere i cordoni”.

”Lo sviluppo, l’occupazione e il lavoro – ha aggiunto Alfano – sono il punto vero su cui concentrarsi, e la questione prioritaria e’ quella della crescita, e su questo noi punteremo tutta la nostra attenzione”.   Secondo il segretario nazionale del Pdl, ”la crescita si puo’ finanziare anche con la revisione della spesa pubblica eliminando gli sprechi”.  ”La nostra posizione è assolutamente costruttiva – ha osservato Alfano – vogliamo far si che la riforma del mercato del lavoro venga approvata, ma non contro chi deve fare le assunzioni perche’ sarebbe un controsenso. Fare una riforma ostile alle forze produttive significa disincentivare l’occupazione e favorire la disoccupazione”.

Intanto il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, dice che non ci sono contrasti all’interno dell’esecutivo. ”Col ministro Passera c’è piena sintonia e quello che vogliamo fare è cercare di risolvere i problemi”. Fornero, ospite di Caterpillar Am, la trasmissione radiofonica della Rai, ha commentato lo stato dell’arte della riforma del lavoro, approvata dal governo il 5 aprile, oggetto di critica da parte delle forze sociali e che domenica il ministro dello Sviluppo economico ha definito “migliorabile”. Fornero ha precisato il senso delle sue parole di sabato scorso a Reggio Calabria (”se non passa la riforma andiamo a casa”): ”Io ho detto che il governo ha portato in Parlamento, senza alcuna arroganza, il disegno di legge pensando che sia un buon accordo e che non debba essere stravolto. Sul tavolo del ministro del Lavoro ogni giorno arrivano dossier molto pesanti e angoscianti e quindi e’ difficile restare simpatici. Con Passera c’è piena sintonia e cerchiamo insieme di risolvere i problemi. Sappiamo che questo governo non ha la bacchetta magica ma si propone di risolvere problemi per troppo tempo restati li’ e, data la situazione economica generale del paese, diventano ancora piu’ urgenti”.  Sul perché non si riesce ad abbassare costo del lavoro, il ministro risponde che ”una delle ragioni è perché dobbiamo pagare la cassa integrazione, la mobilità, l’assegno di di disoccupazione: tutti quelli che ci chiedono di mandare in pensione persone relativamente giovani ci chiedono di spendere, quindi diventa tutto molto difficile”.