Verona, il caso dell’uomo con due cuori “resuscitato” dal medico

Pubblicato il 20 Gennaio 2012 - 16:00 OLTRE 6 MESI FA

La radiografia del paziente con due cuori

VERONA – Due cuori per un solo uomo italiano che dopo aver rischiato la morte per un’ improvvisa, violenta aritmia è stato ‘resuscitato’ all’ospedale di Verona: la vicenda clinicamente rarissima – avvenuta nel 2010 – viene riportata dalla rivista specializzata americana “Annals of emergency medicine”.

“Non avevamo mai visto nulla di simile, è un caso unico, in quanto questo tipo di interventi chirurgici cardiaci sono estremamente rari”, ha commentato Giacomo Mugna, cardiologo appunto dell’ospedale veronese.

Il paziente, 71 anni aveva infatti due cuori. Anni prima, dopo l’impianto di un pacemaker, era stato sottoposto alla procedura di trapianto cosiddetto doppio: in questo tipo di interventi – negli Usa ne sono stati effettuati solo 187 e la pratica non viene più seguita – un nuovo cuore viene impiantato nel torace dei malati e viene collegato al ‘vecchio’ cuore, che viene così ‘sostenuto’ nelle sue funzioni.

“Il rischio però – ha spiegato Rade Vukmir, professore di medicina di emergenza alla Temple University – è che i pazienti sviluppino due ritmi cardiaci indipendenti e contrastanti, in cui uno dei due cuori funziona meglio dell’altro”.

Questo è stato il caso del paziente italiano che, una volta giunto al Pronto Soccorso veronese, ha perso conoscenza ed ha smesso di respirare. Ma l’uso del defibrillatore lo ha riportato in vita, i chirurghi hanno sostituito il vecchio pacemaker e ad oggi l’uomo è vivo.