Beatrice Susa, morta a Venezia la fondatrice del Premio Arte Laguna

di Redazione Blitz
Pubblicato il 13 Maggio 2017 - 13:05 OLTRE 6 MESI FA
Beatrice Susa, morta a Venezia la fondatrice del Premio Arte Laguna

Beatrice Susa, morta a Venezia la fondatrice del Premio Arte Laguna

VENEZIA – E’ morta Beatrice Susa, 36 anni, di Venezia. E’ scomparsa il 10 maggio: era molto nota in città per aver fondato nel 2015 fa l’ambito Premio Arte Laguna, assieme alla socia Laura Gallon. Da due anni Beatrice aveva scoperto di avere un tumore, ma erano poche le persone a conoscenza della sua malattia. Un anno fa si era anche sposata.

Così Elena Ferrarese sul Gazzettino:

«Anche nell’ultima edizione del Premio – racconta la socia – lo scorso marzo all’Arsenale, era sul palco con me a leggere le premiazioni. Ha sempre cercato di continuare a lavorare, anche da casa quando non poteva raggiungere la nostra sede a Mogliano. Era geniale, piena di idee, solare, ottimista. Così esile, aveva una forza interiore infinita. Nel lavoro, era una luce che ci illuminava il percorso: non è stato facile realizzare il Premio con solo le nostre forze, senza nessun finanziamento o contributo, ma con lei sembrava che i problemi non ci fossero». «Andremo avanti con il Premio Arte Laguna – continua Laura, ancora sconvolta – come lei avrebbe voluto e come ci ha insegnato, in sua memoria».

Vera Mantengoli aggiunge su la Nuova Venezia:

Negli anni il Premio Arte Laguna aveva intercettato 42 mila artisti provenienti da 120 Paesi, portando in laguna ben 1.235 opere. Il team di lavoro, composto dalla squadra tutta femminile formata da Laura Gallon, Elena Bellio, Sara Tortato e Alessandra Lazzarin, era riuscito ad avere 99 partner internazionali e 75 giurati di 16 Paesi. «Nonostante la malattia, era sempre impeccabile e non ha mai perso il sorriso», ricorda Lazzarin, «Eravamo tutte legatissime perché questo lavoro di comunicazione lo fai con passione e alla fine passavamo tantissimo tempo tutte insieme. Continueremo a portare avanti questo premio insieme a Igor Zanti, curatore dalla prima edizione, perché anche lei lo avrebbe voluto».