Camera: il velario liberty torna in tutto il suo splendore

Pubblicato il 13 Agosto 2010 - 16:45 OLTRE 6 MESI FA

La buvette di Montecitorio tornerà presto al suo splendore Liberty per scandire colazioni e spuntini dei deputati tra una votazione e l’altra. Nei prossimi giorni, approfittando della pausa estiva, verrà ripristinato il velario ideato e voluto dall’architetto Ernesto Basile nei primi anni del Novecento, in perfetta continuità stilistica con il Transatlantico, l’Aula parlamentare, adornata dal fregio di Giulio Aristide Sartorio, e la sala lettura.

Velario è un termine che ha origine dalle scenografie teatrali. Nel caso della buvette si tratta di una stupenda vetrata a piombo realizzata nel 1918 dalla ditta Beltrami, all’epoca la più rinomata per le realizzazioni vitree di tipo artistico. Le parti alte delle pareti della buvette adiacenti al velario sono state restaurate in loco, mentre la vetrata artistica è stata affidata ai maestri del Patronato Interregionale alle opere pubbliche.

E’ stato necessario un intero anno di lavoro, durante il quale il velario è stato sostituito da una struttura provvisoria. Anche le decorazioni predominanti sulle pareti sono in perfetto stile Liberty con discreto sfoggio di nastri e festoni. E’ una forma artistica tuttora molto amata e ricercata in Europa, ma le cui testimonianze sono in via di estinzione.

Un’opera ”gemella” era stata realizzata, sempre dal Basile, per il famoso caffè Faraglia, di fronte a palazzo Venezia. Fino al 1938 ha allietato gli incontri di famosi artisti e uomini di cultura, primo tra tutti Gabriele D’Annunzio. C’erano mobili in stile, illuminazione elettrica, bagni lussuosi, argenteria e 2 orchestre. Poi è stata chiusa.

”Si è trattato – dice l’architetto Cristina Mazzantini, che ha curato i lavori – di un importante intervento di restauro e consolidamento, ormai diventato urgente. Molte tessere vitree mancavano, alcuni profili dei piombi si erano allentati e in tutto il velario si osservavano diffusamente fratture ed incrinature. Quando verrà inaugurato sarà quasi irriconoscibile nel suo originario splendore”.