Caravaggio ed il suo autoritratto nascosto nella caraffa del “Bacco”

Pubblicato il 30 Ottobre 2009 - 13:46 OLTRE 6 MESI FA

Caravaggio riesce a far parlare di sé a quattro secoli di distanza. Nel ritratto del giovane Bacco, realizzato nel 1596-7 e conservato agli Uffizi, c’è una caraffa a destra del ragazzo. Nel vetro si intravede – e questa era cosa nota – una figura umana in posizione eretta con un braccio sporgente in avanti. Sono chiaramente distinguibili i lineamenti del volto, in particolare il naso e gli occhi, e il colletto. Una presenza misteriosa che – grazie a uno studio realizzato in occasione delle celebrazioni per il quadricentenario della morte, nel 2010 – potrebbe essere finalmente svelata.

Sarebbe, secondo gli studiosi, un autoritratto del pittore. La scoperta sarà illustrata dal Comitato per il IV centenario, in occasione della presentazione del libro «Nuove scoperte sul Caravaggio» edito dalla Fondazione Roberto Longhi.

Da tempo si pensava che il volto di Michelangiolo Merisi fosse “nascosto” nel dipinto, ma nessuno l’aveva mai documentato. Poi l’intuizione, durante l’analisi condotta da Art-Test con strumenti all’avanguardia nel mondo: la ricercatrice Roberta Lapucci ha percepito «la presenza di una testina e di un cavalletto o di una tela di scorcio, nella caraffa». «A seguito del completamento della elaborazione delle immagini acquisite in riflettografia multispettrale – spiegano gli esperti – è ora disponibile una chiara immagine di quanto il pittore vi aveva dipinto. Sembra proprio di vedere un giovanissimo Caravaggio che crea con il pennello in mano».