Giovanna Melandri nuovo presidente del Maxxi. Pdl, Udc Sel e Idv protestano

Pubblicato il 18 Ottobre 2012 - 20:07 OLTRE 6 MESI FA
Giovanna Melandri, nuovo presidente Maxxi (Lapresse)

ROMA – Giovanna Melandri, ex ministro per i Beni e le Attività Culturali nei due governi D’Alema dal 1998 al 2001, è il nuovo presidente della Fondazione Maxxi, il museo dell’arte contemporanea del XXI secolo. A prendere la decisione è stato il ministro tecnico Lorenzo Ornaghi, ma per conoscere le sue ragioni bisognerà attendere fino martedì prossimo, quando darà l’annuncio ufficiale in conferenza stampa. Intanto però la notizia non è stata gradita dai partiti politici: una pioggia di polemiche è piovuta subito dopo la nomina attesa non prima del 31 ottobre, data in cui scade il mandato del commissario straordinario Antonia Pasqua Rechhia, nominata la primavera scorsa dopo le dimissioni del presidente Pio Baldi. Ornaghi, in una nota, si limita a dire di aver compiuto una scelta di merito: “Ho scelto come nuovo presidente del Maxxi il Ministro per i beni culturali che ha avuto il merito di avviarne il progetto ed intuirne le potenzialità. Ritengo che attingere alle competenze acquisite e consolidate sia il modo migliore per guardare al futuro”.

La Melandri torna al Maxxi dopo che nel 1999 fu lei stessa promotrice della legge 237 istitutiva del Centro per la documentazione e valorizzazione delle arti contemporanee e di nuovi musei, primo nucleo del Maxxi. E fu sempre lei ad indire il concorso internazionale che portò alla scelta del progetto di Zaha Hadid. Ora la sua nomina è stata accolta tra i dissapori soprattutto perché spiazza i pronostici della vigilia che davano per favoriti Emmanuele Emanuele, leader indiscusso di gran parte delle istituzioni artistiche capitoline, dal Pala Expo alle scuderie del Quirinale, e Giovanni Minoli, presidente del Museo d’Arte Contemporanea del Castello di Rivoli, che contava sull’appoggio del genero Salvo Nastasi, già capo di gabinetto al Ministero con Bondi. Tra l’altro Minoli e la Melandri sarebbero anche cugini.

Il primo a fare fuoco è stato il capogruppo Pdl alla Camera Fabrizio Cicchitto, che ha definito la nomina “incredibile”. “Ho la massima stima per l’onorevole Melandri – ha detto – ma proprio per questo e per il riconoscimento della sua caratterizzazione politica molto marcata certamente reputo la nomina fatta da Ornaghi un autentico fuor d’opera”. Per il presidente dei deputati dell’Udc, Gian Luca Galletti, la nomina è addirittura inopportuna: “Fermo restando il rapporto di stima nei confronti dell’onorevole Giovanna Melandri, riteniamo del tutto inopportuna la scelta del ministro Lorenzo Ornaghi di nominare la collega alla presidenza del Maxxi di Roma. In una condizione normale non dovremmo neanche spiegarne le ragioni e per questo siamo sorpresi”.

Per il vicepresidente dei deputati del Pdl, Jole Santelli “Melandri annuncia che non si ricandiderà e immediatamente il governo la nomina commissario al Maxxi? Se non fosse uno spettacolo pietoso potrebbe essere ridicolo. Adesso dobbiamo pensare che verranno sistemati anche Veltroni e altri. Dal governo uno scivolone pesantissimo”.

Ma le critiche piovono anche da sinistra. Il leader di Sel Nichi Vendola ha detto: “Ho stima personale per Melandri, ma la sua nomina alla presidenza del Maxxi è un problema stilisticamente complicato da digerire. Non si è trattato di un bel gesto da parte del governo”. Dello stesso avviso Giulia Rodano dell’Idv: “Stimo Giovanna Melandri, e proprio per questo spero che comprenda che la sua nomina è un errore politico. Nella sua esperienza politica e parlamentare Melandri ha infatti acquisito sicuramente competenze in materia di politica culturale. Ma l’errore compiuto dal ministro Ornaghi sta nell’opacità del metodo scelto”.

Contraria anche la Lega. “Dopo la nomina di un deputato del Pd, Luigi Nicolais, alla presidenza del Cnr, ora il governo nomina un altro deputato del Pd, Giovanna Melandri, alla presidenza del Maxxi. Neppure i peggiori governi della peggiore partitocrazia si erano mai spinti a tanto – afferma il presidente dei deputati della Lega Nord, Gianpaolo Dozzo – Se ne riparlerà”.

L’unico a difenderla è il suo stesso partito. Per il vicepresidente Pd Luigi Zanda: “Roma può oggi festeggiare la nomina di un presidente che ha tutte le doti per far grande il Maxxi, la più importante galleria pubblica di arte contemporanea della Capitale. La nascita del Maxxi si deve al lavoro di Giovanna Melandri, alla sua esperienza e alla sua consistente caratura internazionale”.

Il Maxxi, dopo una lunga gestazione, ha aperto i battenti nel 2010. Ma già la scorsa primavera giunse a sorpresa la notizia del suo commissariamento. La motivazione del commissariamento fu nel “buco” di bilancio, che il Presidente Pio Baldi spiegò essere dovuto al mancato arrivo dei fondi che il ministero stesso aveva promesso.