“Web, altre regole non sono necessarie”, Beppe Severgnini per il Corriere della Sera

“Internet raccoglie giovani umori anti-berlusconiani che, in tv, non arriveranno mai; e sui giornali non hanno più (o ancora) voglia di arrivare, alcuni legittimi e articolati; altri aggressivi e sgangherati, ma è curioso notare come umori simili appaiano nei siti d’informazione, nei blog e nei social networks internazionali.

CORRECTION ITALY BERLUSCONIBlitz quotidiano propone oggi come articolo del giorno quello di Beppe Severgnini per il Corriere della Sera il quale ritorna sul tanto discusso possibile oscuramento dei siti internet che inneggiano alla violenza. Le polemiche sono divampate dopo l’aggressione a Berlusconi con i siti, Facebook su tutti, che hanno ricevuto una serie di commenti e di pagine dedicate, a favora del gesto dell’aggressore Massimo Tartaglia.

“Lanciarsi contro Internet perché qualcuno scaglia un souvenir appuntito al presidente del Consiglio appare bizzarro. La Rete non è stata né causa né strumento della violenza di domenica. E’ stato però il teatro delle conseguenze. Brutte. La crudeltà di chi festeggia il dolore altrui. La vigliaccheria di chi sparla e non firma. L’irresponsabilità di chi incita alla violenza — una tragedia che l’Italia ha conosciuto e non ha dimenticato. È arrivato il momento di mettere regole a Internet? Prima di rispondere, è bene che qualcuno si prenda la briga di capire — e poi di spiegare — a cosa le stiamo mettendo. La sensazione è che molti, tra quanti oggi maledicono Facebook e accusano Twitter, non siano mai entrati in un social network, non abbiamo mai inviato un tweet né cliccato il pulsante «pubblica» di un blog. […]

Gestione cookie