Protesta all’inceneritore di Tossillo, lavoratori in tribunale

Pubblicato il 12 Ottobre 2009 - 00:36| Aggiornato il 13 Dicembre 2011 OLTRE 6 MESI FA

Alla sbarra per aver protestato: i lavoratori Legler avevano fatto una vera e propria rivolta nel 2006 davanti ai cancelli dell’inceneritore di Tossillo, in Sardegna e ora devo pagare per quel presidio.

Il 22 ottobre dovranno andare in Tribunale per difendersi dall’accusa di interruzione di pubblico servizio, proprio per aver bloccato l’ingresso alla struttura fra il 20 e il 23 febbraio di tre anni fa.

Il giudice di Macomer del Tribunale di Oristano dovrà esaminare l’indagine della Procura della Repubblica di Oristano, andata avanti per più di due anni.

La manifestazione dei lavoratori, organizzata insieme a cinque sindacalisti, anch’essi rinviati a giudizio bloccò i camion dei rifiuti che dovevano entrare nell’inceneritore.

«C’è il rischio concreto di una condanna, è questo che ci preoccupa. Ma a quel punto dovrebbero essere condannati tutti gli 800 lavoratori della Legler, perché tutti hanno partecipato alle manifestazioni di piazza e tutti hanno preso parte al presidio di fronte ai cancelli dell’inceneritore. C’erano anche i sindaci della zona che venivano a portarci solidarietà e sostegno e c’erano gli amministrtori di Macomer allora in carica che ci hanno dato i gazebo ed erano spesso con noi. Era la battaglia di tutti, che abbiamo perduto, per non finire sulla strada. Non rubavamo, non sfasciavamo niente e non spacciavamo droga. Difendevamo il diritto al lavoro sancito dalla Costituzione e quello di portare il pane a casa», spiegano con preoccupazione.