Gli studenti in corteo, scontri in piazza. Napolitano apre agli studenti. Riforma al Senato, il voto slitta. Segui la diretta

Pubblicato il 22 Dicembre 2010 - 17:10 OLTRE 6 MESI FA

16.25. Hanno liberato la stazione centrale di Napoli gli studenti che da qualche ora occupavano i binari provocando notevoli disagi alla circolazione ferroviaria con diversi convogli bloccati in entrata e in uscita. I manifestanti in corteo si sono diretti verso corso Umberto.

16.23. La seduta pomeridiana del Senato è iniziata alle 16 e subito è ripartito l’ostruzionismo dei senatori delle opposizioni. Sono molti gli iscritti che intervengono sul processo verbale della seduta pomeridiana di ieri. Tutti gli oratori chiedono un’integrazione e una maggiore accuratezza del processo verbale insieme a un più dettagliato resoconto dei passaggi controversi durante i quali la presidente di turno Rosi Mauro ha dato per approvati emendamenti delle opposizioni invece bocciati dall’Aula.

16.15. Gli studenti hanno anche lanciato palloncini contenenti vernice contro il portone della prefettura e le sedi di alcune banche. Lanci di vernice anche contro i poliziotti e i carabinieri del servizio d’ordine, che non hanno comunque reagito. Un gruppo di studenti ha raggiunto poi la sede della Cgil davanti alla quale hanno innalzato uno striscione chiedendo che venga proclamato uno sciopero generale contro il Governo per chiedere il ritiro della riforma universitaria. Gli studenti, a conclusione del corteo, sono tornati all’Universita’ della Calabria per proseguire l’occupazione dell’aula magna.

16.13. Dopo la pausa in via Festa del Perdono a Milano, sede centrale dell’Universita’ Statale, gli studenti universitari si sono riorganizzati e hanno dato vita a due piccoli cortei improvvisati e non autorizzati. Mentre il primo, in cui si voleva consegnare tre doni simbolici a tre istituzioni cittadine (Comune, Prefettura e Camera del lavoro), e’ stato immediatamente bloccato, il secondo ha cercato di seminare gli agenti della polizia cambiando continuamente direzione nelle vie adiacenti all’ateneo. La piccola manifestazione ha quindi bloccato il traffico in via Francesco Sforza infilandosi tra le auto in coda, ma e’ stato intercettato dalle forze dell’ordine ed e’ al momento anch’esso bloccato.

16.00. Facce truccate da clown, abiti colorati, ritmo di tamburi al corteo che, alcune decine di studenti della Facolta’ fiorentina di architettura nonostante la pioggia, ha cominciato a sfilare nelle vie del centro storico per manifestare contro la riforma Gelmini. L’iniziativa, preannunciata ed autorizzata dalla questura, ha preso il via da piazza Santa Croce. ”Questo ddl e’ la ciliegina sulla torta di una politica di gestione della crisi economico-sociale totalmente fallimentare portata avanti dal governo”, ha commentato Marco Fabri, uno degli organizzatori della protesta. Volto imbiancato dal cerone e orecchie da coniglio di pezza in testa. ”Noi siamo vestiti da clown, provocatoriamente, per testimoniare come, ancora una volta questi parlamentari abbiano confermato di essere niente piu’ che una manica di pagliacci: oggi in piazza portiamo i colori del malcontento”. Tra i giovani, alcuni espongono cartelli con scritte come ”Colori contro la crisi” e ”Perche’ ogni mese ho l’impressione di essere io che pago la cassa integrazioni di un operaio?”.

15.40. Lanci di uova contro la sede della prefettura e di alcune banche e palloncini colorati lanciati in aria in segno di festa: sono le iniziative intraprese dagli studenti delle Universita’ di Arcavacata e di Reggio Calabria durante il corteo organizzato a Cosenza in segno di protesta contro la riforma universitaria. Gli studenti hanno scandito slogan contro il Ministro Gelmini ed il Governo. Un lancio di uova e’ stato fatto anche contro la sede di Cepu.

15.31. Nessuna manifestazione in piazza ma tanti fiocchi neri per le strade della citta’ ”in segno di lutto per morte dell’istruzione pubblica”: e’ cosi’ che a Terni il Collettivo studentesco ”La crepa nel muro” ha voluto aderire alle proteste organizzate in tutta Italia contro la riforma dell’universita’. I fiocchi sono stati collocati davanti alla sede della prefettura e alle scuole superiori, ed intorno a due monumenti simbolo della citta’, la pressa della stazione e l’obelisco di Pomodoro. Uno striscione con scritto ”Oggi muore l’istruzione pubblica” e’ stato invece posizionato sul ponte della superstrada in viale Eroi dell’aria. ”Abbiamo deciso di non scendere in piazza come controprotesta – spiega Luca Proietti, portavoce del Collettivo – ma abbiamo voluto partecipare attraverso un gesto simbolico che vuole rendere partecipe tutta la citta’ di quello che sta succedendo”.

15.31. Gli studenti che hanno sfilato in corteo sulla tangenziale di Roma e per circa 500 metri sul tronchetto che collega questa all’autostrada A24 sono rientrati in citta’ attraverso l’uscita di via di Portonaccio. Proseguendo lungo le strade cittadine, hanno annunciato di aver intenzione di raggiungere l’Universita’ La Sapienza. I manifestanti, in migliaia hanno bloccato il traffico in via di Portonaccio.

15.18. Il corteo degli studenti e dei lavoratori partito questa mattina da Piramide e’ terminato intorno alle 14,30, nello stesso punto da dove era cominciato. al corteo hanno partecipato alcune centinaia di persone. Dopo aver ‘sfiorato’ il ministero dell’Istruzione, i manifestanti sono ritornati in piazza Risorgimento senza creare nessun problema di ordine pubblico. ”Purtroppo oggi e’ morto un operaio alla Sapienza – ha detto uno degli organizzatori al megafono – per questo ora ci dirigeremo verso l’universita’ per portare la nostra solidarieta’. L’appuntamento e’ sotto la statua della Minerva”. Gli studenti e i lavoratori sono poi entrati in piccoli gruppi nella stazione Piramide per prendere la metro che li portera’ all’universita’ Sapienza.

15.10. Il corteo degli studenti ha invaso la corsia del tronchetto che da Portonaccio porta verso il raccordo anulare e collega la tangenziale est alla A24 Roma-L’Aquila. Molti manifestanti sfilano tra le auto bloccate nel traffico esplodendo alcuni petardi. Alcuni automobilisti escono dalle auto sorpresi dalla scena. Al passaggio del corteo sotto una galleria gli studenti hanno urlato lo slogan ”Vedi che succede a votare Silvio”. Nella galleria e’ stata anche scritta con lo spray nero la frase: ”La prossima volta assaltiamo il cielo”, con affianco il simbolo dell’anarchia. Tra i manifestanti ci sono anche una trentina di studenti dell’Universita’ ”D’Annunzio” di Pescara e Chieti. ridano in coro ”tutti all’Aquila!”.

15.05. ”Eravamo pronti a lasciare la Stazione ma poi abbiamo visto arrivare da lontano la polizia e allora abbiamo deciso di rimanere ancora qui per un poco”. Lo dicono gli studenti che stanno bloccando i binari della Stazione centrale di Napoli con pesanti conseguenze sul traffico ferroviario. Gli studenti non vogliono che sia ”imposto” loro di allontanarsi. La polizia controlla a distanza i manifestanti.

14.45. Un gruppo di alcune centinaia di studenti, appartenenti al gruppo degli ”indipendenti”, ha occupato per circa mezz’ora la Mole Antonelliana, edificio simbolo di Torino. Si tratta dei manifestanti che questa mattina avevano inscenato una simbolica occupazione di Palazzo Carignano, prima sede del Parlamento italiano, dove avevano ”approvato” una sorta di controriforma da opporre al disegno di legge Gelmini. I giovani hanno fatto poi fatto irruzione nella Sala del Tempio dove si sono intrattenuti scandendo slogan contro la riforma. L’ala piu’ estrema degli studenti, invece, ha concluso la sua manifestazione occupando il cortile del rettorato dell’universita’. Precedentemente si erano avuti attimi di tensione con le forze dell’ordine davanti alla sede provinciale del Popolo delle Liberta’, dove si era verificato un lancio di ortaggi, pietre, petardi e bottiglie da cui gli agenti hanno dovuto ripararsi con gli scudi protettivi.

14.43. Negli scontri tra gli studenti e le forze dell’ordine di questa mattina a Palermo e’ rimasto ferito un militare della Guardia di Finanza. Il militare e’ all’ospedale Civico per farsi refertare. Ha una frattura alla mano. Non ci sarebbero feriti tra la polizia.

14.40. ”Ci scusiamo per il disagio” e’ questo lo slogan scandito al ritmo di battito delle mani dal corte degli studenti che sta attraversando la tangenziale, prima all’imbocco dell’A24. I manifestanti stanno camminando fra le auto bloccate. Qualche autista solidarizza, applaudendo al passaggio.

14.29 Il corteo degli studenti della Sapienza sta sfilando sulla A24, la Roma-L’Aquila. I manifestanti sono diretti all’Universita’ ma hanno fatto una deviazione del percorso ‘immettendosi’ sull’autostrada. Probabilmente percorreranno circa 300 metri per poi uscire a Casalbertone e andare verso La Sapienza.

14.26 “E’ assolutamente sbagliato far passare il messaggio che chi mette a ferro e fuoco le città, si scontra con le forze dell’ordine, crea disagi ai cittadini e ai turisti ottenga alla prima richiesta ciò che chiede. Ci auguriamo che il Presidente Napolitano si impegni ad incontrare anche il consiglio nazionale degli studenti e tutti quelli studenti che pacificamente e nel rispetto delle regole si battono ogni giorno per migliorare le cose“. E’ quanto dichiara Andrea Volpi, Coordinatore Nazionale di Azione Universitaria, di area Pdl, in merito all’apertura del capo dello stato ad un incontro con i manifestanti. “Eravamo già indignati di come alcuni sedicenti studenti si permettessero di strumentalizzare il presidente della Repubblica chiedendoli di non firmare una legge approvata in parlamento – continua Volpi -, ora però all’indignazione si aggiunge lo stupore di accorgersi che basta puntare i piedi e spaventare le istituzioni per essere ascoltati, in barba a tutti i dettami di rispetto e democrazia” Azione Universitaria sostiene di esprimere “su tutto il territorio nazionale centinaia di rappresentati degli studenti e questo è lo specchio di come la maggioranza degli studenti sia consapevole dell’importanza di questa riforma e sia sostanzialmente favorevoli ad essa”. “Se il presidente Napolitano – conclude Volpi – accetta di incontrare i facinorosi e i violenti, deve impegnarsi ad incontrare tutte le anime degli studenti”.