Santa Lucia (MS), dai bambini lezione commovente ai ladri

Santa Lucia (MS), dai bambini lezione commovente ai ladri
Santa Lucia (MS), dai bambini lezione commovente ai ladri

ROMA – Santa Lucia, in provincia di Massa Carrara ha sperimentato a proprie spese dove conduce l’avidità umana: dei ladri hanno violato la scuola elementare Giuseppe Mazzini. Hanno rubato di tutto: tablet, pc, macchine fotografiche, perfino materiale didattico, dai fogli ai colori.

Santa Lucia ha sperimentato anche, in compenso, quanto possa far bene al cuore reagire all’oltraggio subito (che non è solo economico) come hanno reagito i bambini della scuola. “Hanno rubato i nostri colori, ma non la nostra voglia di colorare”, c’è scritto sulla grande lavagna: così comincia il piccolo tema collettivo. Ognuno una frase, molto più che un pensierino infantile. Insieme alle maestre hanno fatto esperienza comune della rielaborazione di un fatto brutto.

Rientrano mercoledì con la mente piena di interrogativi, di perché irrisolti, di spiegazioni da chiedere. E loro, le maestre, decidono che i dubbi non possono – e non devono – rimanere inespressi. Roberta Pucciarelli e Giuliana Fialdini insegnano ai bambini di terza e quarta, scelgono di unire le forze. Tutti gli alunni in un’unica aula e l’impegno a tirar fuori ogni timore, ogni insicurezza, ogni dolore: «Non era pensabile – la maestra Roberta motiva la scelta – prescindere dall’accaduto, i bimbi hanno intuito, parlavano del furto, avevano bisogno di rielaborare». (Chiara Sillicani, Il Tirreno)

Sembrano aver già capito, i bambini di Santa Lucia, la cura anti-ladri che William Shakespeare ha descritto in un sonetto: se il derubato piange ruba qualcosa a se stesso, se il derubato ride ruba qualcosa al ladro. Non c’è bisogno di un contabile per verificare la fallimentare partita doppia degli autori del furto: per quattro soldi di entrate spuntati ai ricettatori, la perdita totale di ogni residuo di dignità, alla voce uscite.

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