Andrea Loris Stival, la bugia della mamma: per senso di colpa o per coprire?

di Redazione Blitz
Pubblicato il 3 Dicembre 2014 - 15:11 OLTRE 6 MESI FA
Andrea Loris Stival, mamma ha mentito: per senso di colpa o per coprire?

Andrea Loris Stival, mamma ha mentito: per senso di colpa o per coprire?

RAGUSA – Lo dicono, prima ancora degli investigatori, le immagini inequivocabili delle tante telecamere di Santa Croce Camerina: mamma Veronica Panarello ha detto una bugia. Non è vero che ha portato, alle 8,30 di sabato scorso, il figlio Andrea Loris Stival da casa fino a scuola in macchina. Non è vero perché dentro quell’abitacolo Andrea Loris non si vede mai, mentre si vede il fratellino Diego.

Non è vero perché, prima che lo dicessero le telecamere, lo dicevano le altre mamme e papà, gli altri compaesani: Loris quella mattina non si è visto scendere dalla macchina e raggiungere l’istituto Falcone Borsellino. Lo sosteneva, da sola, mamma Veronica. Le telecamere vicino alla casa degli Stival raccontano invece di una breve discussione tra la mamma e il figlio maggiore: poi lei sale in macchina col piccolo e Andrea Loris si allontana a piedi. Per andare dove? Si sa solo che dopo due ore è stato ucciso.

Veronica non l’ha portato a scuola: lo dicono telecamere, inquirenti e compaesani. Perché ha raccontato altro allora? Per senso di colpa e disperazione? Questa mamma, forse, non ha voluto ammettere, prima di tutto a se stessa, che l’errore o la negligenza di una mattina possano aver portato alla cosa più orrenda, un figlio di 8 anni brutalizzato e assassinato.

In fin dei conti in un paese piccolo quanti bambini vanno a scuola a piedi, magari dopo un bisticcio con la mamma? E che male ci sarebbe? Se così fosse, sarebbe umano, anche comprensibile, capire quella reticenza a dire la verità.

Un’altra ipotesi è che mamma Veronica abbia mentito per coprire. Coprire chi, coprire cosa? E qui si entra nel difficile campo delle ipotesi, ipotesi odiose per altro, su cui è meglio non inoltrarsi per pudore e rispetto.

Che gli inquirenti stiano vagliando ogni ipotesi, e approfondendo tutti i legami che il bambino aveva, lo dimostra anche la perquisizione che i carabinieri e la polizia hanno effettuato a casa Stival.