Le Iene: “Baby boss, il Far West di Napoli” di Giulio Golia

di Redazione Blitz
Pubblicato il 2 Maggio 2016 - 15:24 OLTRE 6 MESI FA
Le Iene: "Baby boss, il Far West di Napoli" di Giulio Golia

Le Iene: “Baby boss, il Far West di Napoli” di Giulio Golia

NAPOLI – I giovani delinquenti di Napoli in un servizio de Le Iene intitolato “Baby boss, il Far West di Napoli“, realizzato dall’inviato Giulio Golia. La iena ha intervistato dei presunti nuovi boss che stanno spargendo sangue (e droga) per le strade del capoluogo campano, raccogliendo le loro testimonianze e quelle di persone che abitano nelle stesse strada.

Claudia Ausilio su Vesuvio Live riporta le testimonianze dei ragazzi:

“Le nostre famiglie non lo sanno che facciamo parte di una Paranza. Non siamo fieri di questo perché a volte facciamo degli sbagli, però quando si è costretti a fare delle cose dalla vita…“, racconta uno di loro. “Quando a 15 anni hai un papà in carcere, una mamma disoccupata e un fratello piccolo devi farlo. Chi si prende a lavorare uno scugnizzo come me?“, spiega un altro.

“Abbiamo fatto rapine, spacciato droga, fatto furti, picchiato gente, anziani e bambini perché andiamo rispettati. Siamo pronti a fare di tutto, anche ad uccidere, non ci importa!“, spiegano questi ragazzini di età compresa tra i 15 e i 22 anni. “Vogliamo solo un posto migliore di questo, una Scampia migliore di questa. A noi lo Stato non ha mai dato niente!“, continuano.

“Per farci cambiare idea dovrebbero darci un posto di lavoro, farci vedere una strada come l’hanno fatta vedere a te Giulio“, hanno concluso.

Questo invece il commento di un uomo che non è contento di come si stanno mettendo le cose:

«Noi siamo stati i primi a creare… come la vuoi chiamare… la camorra. Ma poi nella vita abbiamo fatto un passo indietro», dice un uomo davanti alle telecamere delle Iene. «Ho iniziato a 25 anni vendendo eroina, cocaina, marijuana. Da lì abbiamo iniziato e abbiamo capito cos’era ‘Il sistema’, come si spacciava, abbiamo avuto a che fare con la polizia, le abbiamo prese, siamo stati in carcere. Prima era diverso da oggi. Oggi ci sono troppe cose che non vanno. Qua ci stanno ragazzi che non hanno neanche 20 anni che si stanno arruolando. Solo perché pensiano che sia figo. Non ragionano»

Per vedere il servizio completo clicca qui.