ROMA – Rilancio della crescita e dell’occupazione e 130 miliardi di euro, pari all’1% del Pil Ue, per lo sviluppo. Con questi obiettivi si è chiuso il vertice tra Italia, Spagna, Francia e Germania a villa Madama, un summit in cui si è trovata anche la convergenza sulla Tobin Tax.
“Noi desideriamo che ci sia un pacchetto rilevante di misure per la crescita a livello europeo”, ha detto Mario Monti Il premier ha parlato di un pacchetto di 130 miliardi di euro che dovrà varare il Consiglio europeo del 28 giugno. “Stiamo lavorando intensamente per una agenda europea”, ha detto Monti, “sosterremo una serie di azioni per rilanciare l’economia, l’occupazione, aumentare la concorrenza in Europa e realizzare un grande mercato unico europeo”.
“Siamo stati concordi nel riconoscere che l’Unione europea ha fatto passi significativi per preservare l’integrità dell’euro”, ha premesso Monti. “Oggi – ha poi continuato il premier – abbiamo nuovi strumenti che in passato non c’erano. Siamo d’accordo che sulla crescita e sulla stabilita’ quanto fatto finora non e’ comunque sufficiente”, ha rilevato il Professore. Per Monti occorre “un disegno chiaro” da consegnare “ai mercati e ai cittadini europei” con “il rilancio della crescita, degli investimenti e la creazione di nuovi posti di lavoro”. Monti ha poi difeso a spada tratta l’euro: “E’ un grande progetto che ha avuto successo”.
La Merkel ha voluto sottolineare l’accordo sulla tobin tax: “Noi appoggiamo l’introduzione di una tassazione delle transazioni finanziarie, perché le persone hanno l’impressione che la crisi sia stata provocata dalla finanza”. Preoccupata perché i tempi dell’incontro vengano rispettati per arrivare per il fischio d’inizio di quello che e’ stato battezzato come il ‘derby dello spread’, Germania-Grecia, la Cancelliera snocciola il suo mantra: “Crescita e finanze solide sono le due facce della stessa medaglia. Le finanze solide sono il presupposto” della crescita. Secondo la Merkel “dove c’è solidarietà, c’è bisogno di più controllo perché spesso in Europa le norme, che ci sono, non sono state rispettate”.
Questo, ha sottolineato, “ha provocato la perdita di fiducia” e la crisi che attanaglia il vecchio continente. Decisa anche sul ruolo dell’Efsf. “Le garanzie e il controllo vanno di pari passo. E’ lo stato spagnolo a dover dire alle banche spagnole, dovete cambiare queste cose. Se io dò denaro alle banche spagnole non posso dire cosa devono cambiare. Non ho potere, sono la Cancelliera tedesca, posso parlare con le banche tedesche non con quelle spagnole”. Dopo aver messo i paletti, le aperture: “Ora bisogna parlare di crescita, di occupazione, di posti di lavoro della persone” perche’, ha sottolineato Merkel, “il problema piu’ urgente in Europa e’ creare posti di lavoro”.
Infine un avviso a chi scommette sulla fine della moneta unica. Germania, Italia Francia e Spagna “sono disposti a lottare per l’euro” perché “abbiamo bisogno di più Europa”. Il presidente francese Hollande ha evidenziato che ora “la crescita è diventata la priorità” e quindi è necessario “lanciare un messaggio di coerenza e di stabilità, ed è quello che stiamo facendo oggi e che il Consiglio Ue dovrà fare”. E poi sugli Eurobond si è detto convinto che “è’ tempo che siano una prospettiva” e “via via che ci sarà un’integrazione gli eurobond saranno strumenti utile per l’Europa”.
Hollande ha anche affermato di sostenere il piano anti-spread del Presidente del Consiglio Monti. Infine il presidente francese ha ringraziato Monti “per l’invito a Roma e per la sua iniziativa” che “ritengo sia utile” per l’obiettivo che “il Consiglio Ue segni progressi per dare fiducia alla zona euro e all’Europa”.
Il premier spagnolo Rajoy ha definito la riunione di oggi “molto gradevole” e ha spiegato che i leader sono tutti d’accordo su cinque punti. Rajoy ha fatto cenno alle “riforme strutturali per migliorare l’economia e ottenere più crescita”, ma anche alle “riforme strutturali a livello Ue”. Poi il premier spagnolo ha parlato delle convergenze sulla “volontà chiara di mettere in moto tutti i meccanismi necessari per raggiungere la stabilità finanziaria”. “Vogliamo piu’ Europa, una unione politica, economica, bancaria e fiscale”, ha inoltre detto. C’è poi “bisogno di controllare il deficit senza aumentare il debito”. Infine anche il premier spagnolo è intervenuto sul destino del’euro: “Abbiamo scommesso tutti sull’irreversibilità dell’euro, che è il progetto più importante messo in moto in Europa in questi anni”.
Le immagini del vertice (foto LaPresse):