Pd manda mail: “Abbiamo abolito il finanziamento pubblico ai partiti”. Ma…

di Redazione Blitz
Pubblicato il 16 Giugno 2014 - 16:16 OLTRE 6 MESI FA
Pd manda mail: "Abbiamo abolito il finanziamento pubblico ai partiti". Ma...

Pd manda mail: “Abbiamo abolito il finanziamento pubblico ai partiti”. Ma…

ROMA – Una mail con tanto di annuncio di quelli che portano voti: “Abbiamo abolito il finanziamento pubblico ai partiti”. E sotto un video che illustra come e chiede una contribuzione volontaria.

Il Partito Democratico inizia, con un certo anticipo, a sollecitare iscritti ed elettori al tema delle contribuzioni volontarie.  Lo fa via mail rivolgendosi ai soli iscritti e lo fa con una comunicazione che però dà per immediato qualcosa che sarà, in parte, valido solo dal 2017. 

La mail inviata dal Pd agli iscritti alla mailing list del partito:

Con l’abolizione del finanziamento pubblico ai partiti, il PD ha voluto dare un segnale di forte cambiamento al Paese. Abbiamo fatto una scelta verso la sobrietà, la responsabilità e la trasparenza. Da quest’anno saranno i cittadini a scegliere se e come sostenere la politica. Puoi scegliere di contribuire e partecipare ai progetti del PD anche devolvendo il 2×1000 dell’irpef. Sei ancora in tempo per farlo, anche se hai già consegnato la dichiarazione dei redditi, compilando la scheda allegata alla presente. Per qualsiasi informazione potrai consultare il sito. Grazie per il tuo sostegno.

In realtà le cose non stanno esattamente così. L’abolizione è sì prevista, ma in modo graduale a partire dal 2017 e non, come scritto dal Pd “da quest’anno”. A evidenziare la criticità della mailing list del Pd è sul blog del Fatto Quotidiano lavoce.info Roberto Perotti.

Secondo quest’ultimo è semplicemente falso dire che i partiti non riceveranno fondi pubblici. Ecco perché:

 

La prima cosa da notare è che i soldi ricevuti dai partiti attraverso il 2 per mille non sono un regalo deciso da privati: sono a carico di tutti i contribuenti. Il motivo è che il 2 per mille è di fatto una detrazione al 100 percento dall’ imposta dovuta. Se lo stato raccoglieva 10.000 euro in tasse per pagare sanità e pensioni, e ora un contribuente destina 1 euro a un partito attraverso il 2 per mille, tutti i contribuenti nel loro complesso dovranno pagare 1 euro di tasse in più per continuare a pagare pensioni e sanità.

L’ art. 12, comma 12 della legge autorizza una spesa massima per il 2 per mille ai partiti pari a 45 milioni dal 2017. E’ plausibile che venga toccato questo tetto? Gli iscritti totali ai partiti sono probabilmente circa 2 milioni (nel 2011 gli iscritti al PdL erano 1 milione, quelli al PD mezzo milione). Non tutti gli iscritti ai partiti pagano l’ Irpef, e non tutti sceglieranno il 2 per mille. Tuttavia, dall’ esperienza analoga dell’ 8 per mille sappiamo che, quando il costo è zero, una percentuale notevole dei contribuenti esercita la scelta. Una stima prudenziale suggerisce quindi che il gettito del 2 per mille potrebbe essere tra i 20 e i 30 milioni. (1)

L’ art. 11 della legge, comma 9, prevede che le detrazioni per erogazioni liberali siano di circa 16 milioni a partire dal 2016. Si noti che la legge consente di detrarre anche il 75 percento (!) delle spese per partecipazioni a scuole o corsi di formazione politica.

Il video promozionale del Pd