ROMA – Sabato prossimo, 17 dicembre Papa Francesco compirà 80 anni, e c’è gran fermento attorno a lui: varie testate della stampa cattolica, su carta e on-line, stanno raccogliendo gli auguri dei lettori da mandare all’illustre quasi ottuagenario, e il Vaticano ha organizzato gli indirizzi di posta elettronica e gli hastag per i social network su cui chi vuole potrà far pervenire i “buon compleanno”. L’eccitazione è palpabile anche questa mattina in aula Paolo VI dove papa Francesco tiene l’udienza generale: una fedele gli consegna una torta con su scritto “80” in cifre mentre al momento dei saluti ai diversi gruppi linguistici, i vari speaker, in particolare spagnolo e portoghese, fanno a gara per fare gli auguri e suscitare gli applausi degli oltre seimila presenti. Lo salutano con affetto anche gli attori Flavio Insinna e Riccardo Rossi.
Il meno eccitato di tutti è però il festeggiato: “Grazie a tutti per gli auguri per il mio prossimo compleanno, ma dirò una cosa che vi farà ridere”, dice papa Bergoglio prima di essere fermato da un applauso fragorosissimo. “Grazie – riprende cercando di coprire l’applauso, prima che questo scemi, e ripete – dirò una cosa che vi farà ridere, vi farà ridere: nella mia terra fare gli auguri in anticipo porta la jella e chi fa gli auguri in anticipo e uno jettatore”. Segue un applauso meno fragoroso e papa Francesco riprende sereno l’udienza, in particolare raccomandando ad alcuni sacerdoti presenti di essere “mediatori di Cristo, mediatori – rimarca il Papa – non intermediari”.
Il Vaticano già ieri ha informato che per il suo compleanno sabato prossimo papa Francesco vivrà una giornata piuttosto normale: a parte la messa del mattino celebrata con i cardinali nella Cappella Paolina e dedicata al suo genetliaco, ha in agenda udienze e impegni di routine. Così con la consueta semplicità e energia il papa latinoamericano si appresta a festeggiare il suo ottantesimo compleanno: è nato a Buenos Aires il 17 dicembre 1936 da una famiglia di emigrati dal Piemonte, è stato ordinato prete il 13 dicembre 1969 nella Compagnia di Gesù, consacrato vescovo nel 1992, nel 1997 è stato promosso coadiutore di Buenos Aires, per cui alla morte del card. Quarracino gli è succeduto automaticamente come arcivescovo. E stato creato cardinale da Giovanni Paolo II nel 2001. Il 13 marzo 2013 è stato eletto papa. Sabato prossimo in tanti gli faremo gli auguri, per ora freniamo l’eccitazione.