YOUTUBE Woody Guthrie cantava contro Trump: “Fomenta l’odio razziale”. Ma era il padre

di redazione Blitz
Pubblicato il 1 Febbraio 2017 - 06:08 OLTRE 6 MESI FA

NEW YORK – “Trump fomenta l’odio razziale“: la frase non è riferita all’attuale presidente degli Stati Uniti ma al padre, Fred.C. Trump. A pronunciarla è Will Kaufman, un professore di letteratura e cultura americana della University of Central Lancashire in Gran Bretagna, a proposito di una canzone scritta dal cantante folk Woody Guthrie,Old man Trump“.

Guthrie, aveva firmato un contratto di locazione in un complesso di abitazioni a Brooklyn ma, ben presto, nei confronti del suo locatario ebbe parole dure: Fred C. Trump, il padre di Donald J. Trump. Il cantante folk, negli scritti scoperti dallo studioso che lavora a un libro, parla di “Old Man Trump”, e suggerisce che i neri, come inquilini del complesso edilizio di Trump, nei pressi di Coney Island, erano indesiderati.

“Pensava che Fred Trump fomentasse l’odio razziale, e nel frattempo traeva profitti”, afferma Kaufman. Lo studioso ha scoperto gli scritti di Guthrie su Fred Trump mentre stava facendo delle ricerche negli archivi del Woody Guthrie Center in Oklahoma, dandone notizia su un articolo on line.

Nel dicembre 1950, Guthrie firmò un contratto di locazione presso il complesso residenziale Beach Haven, ma, ben presto, si era “lamentato del fanatismo che permeava il quartiere bianco” e scrisse le seguenti parole: “Credo che il vecchio Trump sappia bene quanto odio razziale abbia fomentato in quella lattina di sangue che è il cuore degli uomini, quando disegnò quella linea colorata, qui, nel suo progetto per le famiglie di Beach Heaven”.

“Beach Heaven non è la mia casa! No, non posso pagare l’affitto! I miei soldi sono sprecati, e la mia anima è accartocciata! Beach Heaven è la Torre di Trump, dove nessun nero può vagare! No, no vecchio Trump, la vecchia Beach Heaven non è la mia casa!”.

Guthrie morì nel 1967 e nel 1970, il Dipartimento di Giustizia citò in giudizio Trump, accusandolo di discriminazione contro i neri. Alla fine fu raggiunto un accordo ma la Trump Management, osservò che non costituiva un’ammissione di colpa. Una portavoce di Donald Trump ha rifiutato di commentare gli scritti di Guthrie. “Woody è ancora un paladino di coloro che non hanno voce, che non hanno denaro né potere”, ha detto Kaufman.