Marilyn Monroe nuda. Playboy rende omaggio alla diva a 50 anni dalla morte

Pubblicato il 17 Novembre 2012 - 18:57 OLTRE 6 MESI FA
Il primo centerfold di Marilyn Monroe su Playboy

LOS ANGELES, STATI UNITI – Difficile dire se sia stata Marilyn Monroe a lanciare Playboy o Playboy a lanciare la star più acclamata e compianta del firmamento hollywoodiano.

Sta di fatto che quando quando Norma Jeane Morteson – questo il suo vero nome – sconosciuta sarlet come tante altre in cerca di fortuna a Los Angeles, nel 1953 comparve nuda, distesa su un telo rosso, nel centerfold del primo numero di Playboy fondato da Hugh Hefner, la rivista andò a ruba ed è rimasta la più popolare pubblicazioe per uomini per decenni. Con non solo foto di belle donne ma anche saggi e articoli di autori famosi.

Hefner, che oggi ha 86 anni, non ha dimenticato. Quando, con pochi soldi raccimolati quà e là – perfino dalla madre – concepì Playboy suscitando scandalo nell’America ultra-puritana del 1953, la foto di Marilyn nuda, splendida nella sua bellezza, fu l’inizio della leggenda per entrambi.

E allora Playboy dedica la sua copertina di dicembre a Marilyn Monroe. La rivista di nudo femminile per eccellenza ha deciso di rendere omaggio alla star che piu’ di ogni altra ha contribuito a fare la sua popolarita’ offrendo una carrellata di foto in occasione del cinquantenario della sua morte, avvenuta in circostanze ancora non del tutto chiare il 5 agosto del 1962.

Gli scatti sono soprattutto nudi e la serie inizia con la famosa foto di Marilyn ripresa mentre posa nuda sul telo di velluto rosso. La foto risale al 1948 all’epoca in cui la Monroe decise di farsi fotografare per un calendario perche’ aveva un disperato bisogno di soldi. Per il lavoro fu pagata solo 50 dollari. Quando più tardi Hefner la vide non credette ai suoi occhi.

L’ultimo scatto e’ invece quello in cui la star hollywoodiana, un momento difficile della sua vita, si sfila di dosso il costume sul set della pellicola incompiuta del 1962 di George Cukor ‘Something’s Got To Give’. “Aveva il pieno controllo soprattutto quando era nuda – ha dichiarato Hugh Hefner, il papà di Playboy – cio’ che rappresentava per gli altri una posizione di vulnerabilita’, per lei era potere.