Chernobyl russi Chernobyl russi

Chernobyl in mano ai russi, la centrale è senza energia. Energoatom: “Rischio rilascio sostanze radioattive”

La centrale nucleare di Chernobyl è “completamente ferma” a causa dell’offensiva russa. L’accusa arriva da Kiev, secondo i media internazionali, dopo che ieri l’Aiea aveva fatto sapere di aver “perso il contatto remoto di trasmissione dati con i sistemi di salvaguardia di Chernobyl”. Le forze russe, secondo gli operatori della centrale, hanno scollegato l’impianto nucleare dalla rete.

Aiea e Energoatom: persi i contatti con i sistemi di controllo di Chernobyl

“La trasmissione a distanza dei dati dei sistemi di controllo dei sistemi di sicurezza installati nella centrale è stata tagliata”, recita il comunicato ufficiale l’Aiea. Inoltre, Energoatom, l’azienda di Stato ucraina che si occupa della gestione delle quattro centrali nucleari sul territorio, afferma che Chernobyl è senza energia, impedendo potenzialmente il raffreddamento del combustibile nucleare esaurito, il che potrebbe portare al rilascio di sostanze radioattive. Ma da Mosca arrivano le rassicurazioni: la portavoce del ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova,  ha affermato che hanno “il controllo della situazione”.

Chernobyl, la Russia rassicura: “Fatto di tutto per sicurezza centrali nucleari”

La Russia fa sapere di aver preso tutte le misure necessarie per assicurare la sicurezza dei siti nucleari in Ucraina. Lo ha detto la portavoce del Ministero degli esteri di Mosca Maria Zakharova in una conferenza stampa, secondo quanto riporta l’agenzia Tass. “Avendo una industria nucleare sviluppata, la Russia è pienamente consapevole dei potenziali rischi alle infrastrutture nucleari e sta facendo il massimo per assicurare l’adeguata sicurezza degli impianti nucleari dell’Ucraina”, ha detto Zakharova.

La portavoce del ministero degli esteri russo ha anche precisato che le forze armate di Mosca hanno preso il controllo di alcune centrali ucraine (Chernobyl e Zaporizhzhia) “esclusivamente per evitare che i nazionalisti ucraini e altre formazioni terroristiche così come mercenari stranieri possano avvantaggiarsi della situazione creatasi nel paese per organizzare provocazioni nucleari, e questi rischi esistono davvero”. 

Gestione cookie