Germania. Rommel, un aeroporto a Stoccarda e un nome che fa ancora paura

di Redazione Blitz
Pubblicato il 29 Aprile 2014 - 11:47 OLTRE 6 MESI FA
Germania. Rommel, un aeroporto a Stoccarda e un nome che fa ancora paura

Germania. Rommel, un aeroporto a Stoccarda e un nome che fa ancora paura

STOCCARDA (GERMANIA) – A proposito della polemica sui lager dimenticati dai tedeschi (lo dice Berlusconi, si indignano i tedeschi) può agevolare una migliore comprensione del tema (storico e non legato alle immediate strumentalizzazioni attuali) la controversia che agita la politica cittadina di Stoccarda, la città della Mercedes che vuole intitolare il nome dell’aeroporto all’ex borgomastro Rommel. La questione sta nel nome: Manfred Rommel è stato l’ottimo sindaco per diverse importanti stagioni del dopoguerra tedesco e soprattutto figlio di Erwin Rommel, la famigerata “volpe del deserto” della II° guerra, il generale costretto al suicidio per aver partecipato all’operazione Valchiria, poi fallita, per assassinare il Fuhrer.

Il fatto è che, nonostante tutti i distinguo e le sicure attestazioni di buon governo e lungimiranza nei confronti del borgomastro deceduto, quel nome, Rommel, resta indissolubilmente legato ai fantasmi del nazismo. “Come potrò visitare i miei amici in Israele, con una targhetta sui bagagli che dice Aeroporto Rommel?”: è una sola delle tantissime domande che complicano la vicenda e danno corpo a una preoccupazione collettiva. Una soluzione potrebbe arrivare indicando specificatamente la dizione “Borgomastro Rommel”, ma anche così i rischi di potenziali fraintendimenti restano.

Succede nel Paese che, secondo la narrativa ignorante di un politico italiano, pensa che i lager nazisti non siano mai esistiti. Qui siamo addirittura all’autocensura preventiva sull’ineccepibile opportunità di onorare un grande servitore pubblico, che aveva solo il torto di portare un nome pesante. Portiamo rispetto. (Paolo Valentino, Corriere della Sera)