Grecia: il re delle evasioni e la sua alleanza col terrorismo, un prototipo per altri paesi

Pubblicato il 10 Febbraio 2011 - 09:43 OLTRE 6 MESI FA

ATENE – Sul pacco bomba che ha ucciso, nel giugno 2010, un alto funzionario del ministero dell’Interno in Grecia, c’erano le impronte di Vassilis Paleokostas, il re delle evasioni. Alcune indiscrezioni erano apparse in novembre, ma ora c’è anche il sigillo della magistratura. Lo sviluppo rappresenta una prova della collusione tra il crimine organizzato e il terrorismo. Uno scenario che si potrebbe trovare anche in altri paesi europei, Italia compresa, dove agiscono gruppi anarchici alleati di quelli ellenici.

Vassilis Paleokostas è ormai una leggenda. Coinvolto in rapine, sequestri di persone e altri reati, è diventato famoso per essere riuscito a scappare per due volte dalla prigione di Korydallos. In entrambi i casi, il bandito ha preso letteralmente il volo: grazie all’aiuto dei complici che lo hanno fatto fuggire a bordo di un elicottero. Il primo episodio avviene nel 2006. L’elicottero, scambiato dalle guardie per un velivolo della polizia, tocca terra nel penitenziario e preleva Vassilis.

Ripreso dopo una lunga caccia, Paleokostas prepara con calma la seconda evasione che avviene nel 2009. Questa volta i complici aprono il fuoco con i kalashnikov sulle sentinelle, calano dall’elicottero una scala di corda e scappano con Vassilis.

Durante il processo contro Alket Rizai, un killer albanese grande amico di Paleokostas e spesso accanto al boss nelle azioni più spericolate, avviene un episodio inquietante. Quando il giudice pronuncia la sentenza di condanna, lui reagisce con una frase: “Avrete notizie dalla Setta rivoluzionaria. Vedrete”. Forse un riferimento a “Lotta rivoluzionaria”, uno dei gruppi coinvolti in molti attentati. Alcuni contro edifici o sedi istituzionali, altri costati la vita a giornalisti, poliziotti, funzionari.

La polizia ha raccolto elementi che dimostrano come Paleokostas abbia stretto un patto con gli anarchici nel periodo 1995-96. Hanno compiuto colpi insieme, si sono scambiati vetture e favori. Uno degli uomini che hanno aiutato Vassilis nella prima fuga era a sua volta evaso con l’aiuto di due estremisti. Sono emerse poi intercettazioni dove Paleokostas parla con gli anarchici di armi da trasferire a Creta.