Russia, nuovo caso Litvinienko? Avvelenato il dissidente Kara-Murza

MOSCA – In Russia potrebbe esserci un nuovo caso Litvinienko, l’ex agente dei servizi segreti russi e poi oppositore del Cremlino morto a Londra per avvelenamento da radiazione da polonio-210. Questa volta ad essere stato ricoverato d’urgenza in gravi condizioni è Vladimir Kara-Murza, esponente dell’opposizione russa vicino a Boris Nemtsov, leader dell’opposizione ucciso a Mosca, a pochi metri dal Cremlino, la sera del 27 febbraio 2015, colpito in un agguato a 55 anni.

Kara-Murza è stato ricoverato in condizioni critiche per problemi che riguardano diversi organi dopo un improvviso abbassamento della pressione e una improvvisa insufficienza respiratoria. E’ stato messo sotto respirazione assistita e sottoposto ad una dialisi renale e ad altre procedure di cura intensiva.

Gli stessi sintomi Kara-Murza li accusò nel maggio del 2015, quando ebbe un blocco renale. Le analisi rivelarono tracce di metalli pesanti, in particolare manganese. Già in quel caso si pensò che anche Kara-Murza fosse stato avvelenato come Aleksandr Litvinienko, morto nel 2007.

La moglie di Kara-Murza, Evghenia, ha detto che, come nel 2015, anche in questo caso “la causa di quello che sta accadendo non è chiara”. Ma per il giornalista e dissidente quello che gli accadde due anni fa fu un “avvelenamento deliberato allo scopo di uccidere”, con movente politico.

Kara-Murza, 35 anni, fino all’anno scorso è stato vice presidente del partito liberale Parnas, guidato dall’ex premier poi diventato oppositore del Cremlino Mikhail Kasyanov, e amico personale di Boris Nemtsov.

E’ anche coordinatore del movimento Open Russia, che fa capo all’oligarca Mikhail Khodorkovsky, in esilio dopo aver scontato una condanna in carcere in Siberia.

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