Nube vulcanica: decolla il 60% dei voli europei, libero lo spazio aereo italiano

Pubblicato il 20 Aprile 2010 - 07:32 OLTRE 6 MESI FA

Graduale e lenta ripresa del traffico aereo in Europa. A quanto fa sapere Eurocontrol via Twitter, il 75% degli scali europei sono aperti e volerà fino al 60% degli aerei. E l’Enac ha annunciato che l’intero spazio aereo italiano è stato riaperto dalle ore 12.00. Da tutto il Paese, compreso il Nord Italia, specifica l’Enac, potranno essere ripristinate le programmazioni dei voli verso ogni destinazione internazionale ed intercontinentale (es. Asia, Nord e Sud America, Africa, Europa meridionale). Saranno esclusi dal ripristino dei collegamenti soltanto gli aeroporti del Nord Europa ancora chiusi, per i quali si dovranno attendere le decisioni delle locali autorità per l’aviazione civile. L’Enac conferma che la riapertura dello spazio aereo italiano continuerà ad essere accompagnato da un costante monitoraggio tecnico dei velivoli, secondo severi parametri di sicurezza.

Secondo Brian Flynn, vicecapo unità di Eurocontrol, sono già parecchi gli aerei che hanno volato anche nella zona ‘gialla’, ovvero quella tampone dove i voli sono condizionati alle verifiche. E “non è stato riscontrato alcun problema, sono solo i modelli teorici che hanno mostrato potenziali rischi”.

Ma due nuove incognite incombono sui voli: il vulcano Eyjafjallajokull, nel sud dell’Islanda, che torna ad eruttare e una nuova nuvola di ceneri in arrivo sulla Gran Bretagna che blocca nuovamente i cieli oltre Manica. Intanto, invece, il sito americano The Huffington Post ha smentito che il vulcano islandese Hekla abbia cominciato ad eruttare. La notizia si era diffusa lunedì su Twitter creando apprensione per lo sviluppo della crisi nei cieli causata dall’eruzione di un altro vulcano islandese, l’Eyajafjallajokull.

In Italia comunque la situazione sembra in via di normalizzazione. Sebbene quindi la cautela sia d’obbligo, a ridare comunque qualche speranza ai viaggiatori e alle compagnie aeree messe in ginocchio dallo stop ai voli è stata la decisione presa oggi da un Consiglio straordinario dei ministri dei Trasporti Ue che, senza rinunciare alla sicurezza, ha aperto la strada a una revisione del sistema di individuazione delle ‘no-fly zone’.

Una risposta, quella giunta da Bruxelles, alle accuse rivolte dalla Iata e da molte compagnie per aver gestito in maniera inadeguata l’emergenza creata dalla nube di ceneri vulcaniche provenienti dall’Islanda.

Il simbolo della ripresa. L’arrivo a Tokyo da Mosca di un aereo delle Japan Airlines può essere preso a simbolo del primo inizio di lento graduale progressivo e contrastato ritorno alla normalità nei cieli del mondo. Sempre che il diavolo non ci metta la coda.

Non è nemmeno ancora tutto chiaro, perché a fronte di compagnie che cominciano a ripristinare i voli, ce ne sono altre che insistono nello stop (e a volte le stesse compagnie si comportano in modi diversi secondo le tratte) e aeroporti che continuano a prolungare la chiusura.

Il volo della riapertura è il Jal proveniente da Mosca, atterrato nella mattina nipponica di martedì 20 aprile all’aeroporto di Narita, lo scalo a 60 chilometri da Tokyo.

In mattinata è atteso anche il volo Jal 8.400, con circa 320 passeggeri, effettuato con un jumbo jet in stand-by a New York e utilizzato per un collegamento straordinario.

La compagnia nipponica sta considerando anche di effettuare il volo 409 per Roma, in programma nel pomeriggio italiano di martedì.

In contrasto con l’apertura sul Mosca, Jal e All Nippon Airways (ANA), l’altra grande compagnia del Sol Levante, hanno cancellato anche oggi 14 voli complessivi da e per Londra, Parigi, Amsterdam e Francoforte.

Italia. Notizie positive e di un graduale ritorno alla normalità arrivano dalla Meridiana fly che da questa mattina ha ripristinato la maggior parte dei collegamenti aerei da e per il Nord Italia. A partire dall’orario di apertura del traffico aereo la Compagnia ha effettuatoalcuni voli per riposizionare la propria flotta e gli equipaggi in modo da raggiungere nel più breve tempo la regolarità dei voli.

Sono ripartiti anche i voli nazionali dagli aeroporti milanesi di Malpensa e di Linate, dopo la riapertura, alle 8, dello spazio aereo del nord Italia. A Malpensa il primo a staccarsi dalla pista è stato un aereo AirOne diretto a Palermo, mentre a Linate è stato un Alitalia per Bari, alle 8:15. Decolli e atterraggi, come previsto, stanno riprendendo gradualmente.

I viaggiatori hanno ripreso ad affollare l’aeroporto di Milano Malpensa in attesa di capire quando potranno partire. Perché, mentre dalle 8 è stato permesso il ripristino dei collegamenti nazionali, a Malpensa il grosso dei voli è internazionali. L’attesa è comunque composta, numerosi turisti attendono di fronte ai banchi check-in chiusi dei charter e di prima mattina erano in attesa in particolare per i voli diretti negli Stati Uniti.

Per ora sono decollati due aerei per Palermo (alle 8,05) e per Roma-Fiumicino (8,33), mentre sono stati aperti i check-in per altri tre voli diretti a Fiumicino, Trapani e Napoli. La Sea, la società che gestisce gli aeroporti di Milano, ha ripreso la distribuzione di bottigliette di acqua minerale a chi é in attesa al terminal 1.

Dieci voli nazionali decollati e otto atterrati: è questa la situazione alle 9,30 all’aeroporto milanese di Linate, dopo la riapertura alle 8 dello spazio aereo del nord Italia che era rimasto chiuso per la nube di cenere del vulcano islandese. In particolare sono decollati tre velivoli diretti a Roma-Fiumicino, due a Cagliari e uno rispettivamente per Brindisi, Bari, Napoli, Alghero e Olbia. Sono invece atterrati sei aerei da Roma-Fiumicino, uno da Napoli e uno da Olbia.

Un Alitalia per Milano Malpensa e un Klm per Amsterdam. Sono stati questi i primi due voli a partire alle 7 dall’aeroporto di Fiumicino alle prese, così come tutti gli altri scali aerei europei, con le ripercussioni sul traffico aereo per la nuvola di cenere provocata dall’eruzione del vulcano islandese. “Così come annunciato ieri sera dall’Ente nazionale dell’aviazione civile, si riaprono i cieli italiani”, ha detto il direttore Enac del Leonardo da Vinci, Vitaliano Turrà.

“Ovviamente – ha sottolineato Turrà – è una situazione in continua evoluzione. Dopo aver registrato questa mattina le prime partenze, compreso un collegamento per Praga, altre ne seguiranno per varie destinazioni. Adesso stiamo attendendo il primo decollo per Verona. Aspettiamo – ha concluso – che i vettori siano pronti per cercare di coordinare i piani di volo per concedere gli slot”.

E’ di nuovo operativo anche l’aeroporto di Torino Caselle: il primo volo, un Blu Express per Roma, è partito alle 8,30, mentre sono in fase di decollo i collegamenti Alitalia per Roma delle 9,05 e per Napoli delle 9,10. La situazione – secondo la Sagat, la società che gestisce lo scalo torinese – è tranquilla, con normali code ai check in.

E’ ripresa l’operatività all’aeroporto Cristoforo Colombo di Genova. Nello scalo genovese si sono registrati alcuni ritardi nei primi voli, dovuti alla congestione sugli aeroporti di Roma e Napoli. Per limitare i disagi legati alla cancellazione dei primi tre voli della giornata, Alitalia ha predisposto un volo speciale per Roma, partito stamani alle 9.20.

Sta gradualmente tornando alla normalità anche la situazione negli aeroporti veneti dopo il via dell’Enac ai voli nazionali. Dal Marco Polo di Venezia sono finora partiti due voli (su 18 partenze previste) per Catania e Palermo e ne sono arrivati tre (su 23 previsti) per Palermo, Catania e Roma. Due invece i voli partiti dal Catullo di Verona, uno per Catania e uno per Fiumicino, mentre in arrivo si sono registrate solo attivazioni dei mezzi, senza passeggeri. Il Canova di Treviso, infine, è operativo, ma non ci sono ancora stati decolli. Tutti gli scali sono in attesa del via dell’Enac per lo sblocco dei voli internazionali.

E’ ripresa gradualmente stamani anche l’attività dell’aeroporto di Ancona-Falconara ‘Raffaello Sanzio’, con numerose cancellazioni di voli, ancora per la nube di ceneri vulcaniche dall’Islanda. Il primo aereo ad atterrare, poco dopo le 10:30, è stato il volo Alitalia AZ1127 da Roma Fiumicino (che ripartirà alle 11:15). In partenza anche un charter per Sharm el Sheik (il secondo é stato soppresso) mentre non sono operativi i voli Ryanair da e per Londra, sospesi come tutti quelli della compagnia irlandese fino al 21 aprile, e il collegamento Lufthansa con Monaco. Dirottato sull’aeroporto di Pescara l’aereo da Timisoara, per scelta della compagnia Carpatair.

Anche negli aeroporti di Firenze e Pisa sono ripresi da stamani i voli nazionali autorizzati dall’Enac. In particolare, dall’aeroporto Vespucci di Firenze sono confermate le partenze e gli arrivi dei voli per tutte le tratte italiane previste nell’orario. Pochi, comunque, i passeggeri nell’aerostazione. A quanto pare l’emergenza ha convinto molti a rinunciare a mettersi in viaggio o a scegliere soluzioni alternative. In un caso è stato attivato da Meridiana un volo Firenze-Madrid con scalo intermedio ad Olbia. Anche all’aeroporto Galilei di Pisa hanno ripreso i voli nazionali. Cinque sono quelli previsti in partenza nel corso della giornata – due di Alitalia per Roma Fiumicino, tre di Windjet per Palermo e Catania (due) – e cinque in arrivo dalle stesse città.

Due voli per il Nord Italia, direzione Milano Linate e Genova, ed uno per Budapest sono partiti questa mattina dall’aeroporto napoletano di Capodichino. I voli cancellati sono, al momento, 52 complessivamente, tra quelli in arrivo e in partenza. Non si esclude che nel corso della giornata possano partire voli con destinazione Colonia, Parigi Orly e Amburgo

Anche a Palermo la situazione torna alla normalità. Oggi sono stati cancellati un paio di voli cancellati in mattinata e qualche ritardo Ieri nello scalo di Punta Raisi erano stati cancellati 53 voli.

Forlì, Venezia, Verona e Torino sono state le prime città del nord raggiungibili da stamattina dall’aeroporto di Catania Fontanarossa. Dalle prime ore di oggi sono già regolarmente decollati gli aerei destinati a Roma Fiumicino e Malta La Valletta. Il primo volo per Milano, con la compagnia Wind Jet che ha base d’armamento proprio a Catania Fontanarossa, parte per le 10.30. La notte scorsa sono atterrati a Catania aerei provenienti da Mosca, Barcellona, Roma, Pescara e Brescia.

Restano disagi, invece, in Calabria, soprattutto a Lamezia Terme, nonostante la graduale ripresa dell’attività degli scali del nord decisa dal’Enac. Dagli aeroporti calabresi si continua a volare normalmente per Roma. A Lamezia Terme, stamani, sono stati cancellati i voli Alitalia delle 9.25 per Milano, quello Easyjet delle 9.35 per Linate e quello Rynair delle 9.35 per Bergamo. A Reggio Calabria i voli in arrivo ed in partenza per Milano sono regolarmente programmati agli orari tradizionali, tutti dopo le 12. Stessa situazione nello scalo di Crotone, dove il primo volo proveniente dal nord è quello in arrivo alle 11.40 da Bologna della compagnia Danube Wings, mentre il primo in partenza è quello Alitalia per Milano delle 12.15.

Giappone-Italia. Voli pressoché regolari tra Giappone e Italia. Sia i voli in partenza che quelli in arrivo tra Roma e Tokyo non hanno avuto problemi Jal e All Nippon Airways (ANA), l’altra grande compagnia del Sol Levante, hanno cancellato oggi 14 voli complessivamente da e per Londra, Parigi, Amsterdam e Francoforte. Il ministro dei Trasporti nipponico, Seiji Maehara, ha reso noto che 126 persone hanno trascorso la notte nell’aeroporto di Tokyo Narita e 39 in quello di Kansai-Osaka.

Francia – assicurati i 3/4 dei voli dagli aeroporti parigini. Anche la compagnia aerea francese Air France ha deciso che riprenderanno “in modo normale” i voli intercontinentali e gran parte dei voli interni, dagli aeroporti pargini di Roissy-Charles de Gaulle e Orly. Da Roissy i voli diretti verso altri scali europei prenderanno il via a mezzogiorno, compatibilmente con la situazione dei paesi di destinazione. “La ripresa – ha precisato la compagnia – sarà comunque inevitabilmente graduale”. Il ministro dell’Ecologia Jean Louis Borloo ha assicurato che dagli aeroporti parigini di Roissy Charles de Gaulle e Orly saranno assicurati oggi progressivamente i tre quarti dei voli internazionali.

Nella giornata saranno assicurati il 30% dei voli nazionali e internazionali in partenza dagli aeroporti parigini di Roissy e Orly: lo ha annunciato il segretario di stato ai Trasporti, Dominique Bussereau, ai microfoni di RMC. Sul 30% di voli assicurati, ha precisato Bussereau, i tre quarti saranno voli internazionali. In totale saranno 564 i voli in partenza da Roissy-Charles de Gaulle, contro i 1.500 che decollano in tempi normali. Da Orly saranno 272 contro gli abituali 700.

Olanda – ripresi i voli. Ripresi i voli anche in Olanda, dove tre aerei con a bordo passeggeri sono partiti lunedì stasera dall’aeroporto Schiphol di Amsterdam con destinazione Shanghai, Dubai, New York. Lo ha reso noto la compagnia aerea Klm.

Germania. La compagnia aerea di bandiera tedesca Lufthansa prevede per oggi “circa 200 voli”, circa il 15% del suo traffico normale ma lo spazio aereo tedesco resterà chiuso almeno fino alle 20:00 di stasera, mentre vengono autorizzati alcuni voli a vista a titolo eccezionale.

Israele. La compagnia di bandiera israeliana El Al ha annunciato stamattina la ripresa dei voli da Tel Aviv per Londra e Parigi, bloccati nei giorni scorsi a causa della nube vulcanica islandese. Lo ha riferito un portavoce, citato dai media locali, precisando che i primi decolli sono già avvenuti.

Israele – come tutto il Medio Oriente – non è stato finora toccato direttamente dalla nube, ma ha subito i contraccolpi dell’impraticabilità delle rotte con diversi Paesi dell’Europa centrale e settentrionale. Alcune decine di migliaia di passeggeri diretti o in partenza da Israele sono stati così bloccati negli ultimi giorni, anche se El Al ha cercato di rafforzare i suoi collegamenti con scali come Roma, Madrid e Atene. In particolare per consentire l’arrivo nel Paese alle persone intenzionate a partecipare alla Festa nazionale dell’Indipendenza, che segue la commemorazione dei caduti e le cui celebrazioni, cominciate ieri al tramonto, si concluderanno stasera.

Norvegia – chiuso nuovamente lo spazio aereo. La Norvegia, invece, ha deciso di chiudere nuovamente parte del suo spazio aereo per la minaccia della nube di cenere vulcanica islandese. “I corridoi (aerei) del sud-ovest del Paese sono di nuovo chiusi a causa della nube di ceneri”, ha dichiarato un portavoce di Avinor, l’ente per l’aviazione civile norvegese, aggiungendo che è stato chiuso l’aeroporto di Bergen, il secondo del Paese.

I corridoi al di sopra dell’aeroporto di Oslo restano invece aperti, ha aggiunto il portavoce, Sindre Aanonsen. La Norvegia, il primo Paese a chiudere parzialmente i suoi cieli dall’inizio dell’eruzione del vulcano islandese, da domenica sera aveva praticamente riaperto la totalità del suo spazio aereo e tutti gli aeroporti, compreso quello di Oslo. Restano invece chiusi i corridoi dei pozzi petroliferi del Mare del Nord.

Gran Bretagna – La nube si dirige verso sud est. Problemi rimangono anche in Gran Bretagna: dall’agenzia per il controllo dei voli britannica, il Nats ha diramato un comunicato in cui si dice che “l’eruzione del vulcano in Islanda si è intensificata e una nuova nube di cenere si spande a sud e ad est, in direzione della Gran Bretagna. Le ultime informazioni provenienti dai servizi meteorologici – si afferma inoltre nella nota – mostrano che la situazione peggiora in qualche zona”.

Per questo la maggior parte dello spazio aereo britannico resterà chiuso ai voli sotto ai 6.000 metri. Lo hanno detto oggi funzionari dell’aviazione locale. Il servizio del traffico aereo ha precisato che lo spazio scozzese sarà aperto fino alle 19:00 italiane, mentre il resto della Gran Bretagna resterà chiuso al di sotto dell’altezza indicata

E la compagnia aerea britannica British Airways (Ba) ha annunciato di aver annullato per oggi tutti i suoi voli a medio e corto raggio in conseguenza della nube di cenere vulcanica islandese.

Anche l’Irlanda ha deciso oggi di prorogare la chiusura dello spazio aereo “almeno” fino alle 14:00.

Russia. Gli aeroporti russi hanno cancellato oggi 505 voli e ne hanno ritardato quasi un centinaio. L’aeroporto più colpito dalle conseguenze del fenomeno è Sheremietevo (286 voli cancellati e 59 ritardato), ma complessivamente sono dodici gli scali interessati, da Kaliningrad a Murmuansk, da Rostov sul Don a Iekaterinburg, da Samara a Novosibirsk. Stando agli operatori del settore, inoltre, circa un terzo dei tour prenotati per il ponte di inizio maggio è stato cancellato. La nuvola di cenere ha già raggiunto la Yakuzia, e si prevede che continuerà a dirigersi verso est.

Polonia. Anche in Polonia rimangono problemi e oggi resterà chiuso lo spazio aereo su tutti gli aeroporti polacchi. “I settori su tutti gli aeroporti del paese restano chiusi fino a nuovo ordine”, ha dichiarato portavoce Grzegorz Hlebowicz. “Resta invece autorizzato il sorvolo su tutto il territorio polacco ad eccezione del nord del paese”, ha aggiunto.

Danimarca. La Danimarca ha prolungato la chiusura dei suoi aeroporti almeno fino alla 2:00 di mercoledì (stessa ora italiana), ma mantiene aperto il suo spazio aereo sopra i 6.000 metri di altitudine. Lo ha annunciato l’organo di controllo del traffico aereo Naviair.