Blocco auto, a Milano 300 multe. Il 20% di disobbedienti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 28 Dicembre 2015 - 17:59 OLTRE 6 MESI FA
Blocco auto, a Milano 300 multe. Il 20% di disobbedienti

Blocco auto, a Milano 300 multe. Il 20% di disobbedienti

MILANO – Per sei ore, tra le 10 e le 16, Milano è sembrata tornare indietro nel tempo. Blocco totale delle auto, strade praticamente deserte. Un silenzio, per le strade del centro, quasi irreale. E a vedere le foto della città i milanesi la questione del blocco auto l’hanno presa sul serio. Hanno obbedito, sono rimasti in casa o si sono mossi con i mezzi di trasporto pubblico.

Eppure le multe sono arrivate lo stesso. Neppure poche. Circa 300 i verbali staccati dalla polizia totale in sei ore. 300 su 1500 auto controllate. Significa che più o meno uno su cinque di quelli che nelle fasce proibite ha circolato ci ha provato. E gli ha detto male, anzi malissimo. Perché la multa è di quelle che fanno piangere: si va da circa 160 euro fino ad oltre 600 euro. Meglio perdere un giorno di lavoro, insomma. Anche perché la possibilità di essere fermati e controllati era oggettivamente molto alta: sono stati infatti circa 200 i mezzi impegnati per il controllo delle auto. In una città semideserta (Giuliano Pisapia ha fatto i complimenti ai milanesi per il senso civico)

E non è finita. A Milano, come in altri 13 comuni dell’hinterland: domani 29 e dopodomani 30 dicembre si replica. Sono 13 su 120 i Comuni della Città Metropolitana di Milano ad aver aderito all’appello del sindaco Giuliano Pisapia al blocco del traffico. Lo sottolineano Legambiente e Fiab (Federazione Italiana Amici della Bicicletta) che accusano anche la Regione Lombardia di ‘latitanza’. “Siamo felici di vedere la pronta reazione di Regione Lombardia a soli trentadue giorni consecutivi di inquinamento oltre i limiti! E’ così che si pensa di tutelare la salute dei cittadini? Certo si può sempre sperare che piova, prima o poi! – dichiara Legambiente -. La Regione dispone sia del potere di varare efficaci misure per far fronte all’emergenza che delle leve per operare interventi strutturali”.