A 9 anni in una baby-gang. Rapinavano cellulari armati di pistole a pallini e coltelli

Il più grande ha 17 anni e si comporta come un boss. Il pm ha ordinato il suo arresto, mentre i tre piccoli complici sono stati affidati alle famiglie

Hanno rapinato tre quattordicenni nel bosco di Capodimonte armati di coltelli e pistole giocattolo. L’ennesima storia di ordinaria criminalità napoletana ha come protagonisti quattro ragazzini di 9, 11, 12 e 17 anni, una baby gang fermata dagli agenti del reparto a cavallo dell’Ufficio Prevenzione generale della Questura di Napoli. Le vittime sono state accerchiate e, sotto la minaccia di coltelli a serramanico puntati alla gola e di una pistola a gas, hanno consegnato i loro cellulari. I baby-rapinatori sono stati individuati da una pattuglia grazie alla descrizione dettagliata fornita dai tre quattordicenni.

I poliziotti hanno raggiunto in auto la zona di Bellaria, all’interno del parco di Capodimonte, dove si è verificata l’aggressione, a pochi passi dalla Reggia. La baby gang è stata prontamente fermata in Via Miano. Il capo banda, A. D. F. di 17 anni, non ha mostrato alcun segno di pentimento durante l’interrogatorio negli uffici della polizia, mantenendo un atteggiamento da boss. Pare, infatti, che proprio A. D. F. abbia comandato l’aggressione, usando sia la pistola che il coltello per minacciare i tre malcapitati. Le armi sono state ritrovate nascosti in un cespuglio all’interno del parco.

Il pubblico ministero dei minori ha disposto l’arresto per il ragazzo, che è stato condotto al centro di Prima Accoglienza di Viale Colli Aminei, poco distante dal luogo dell’aggressione. I suoi tre piccoli complici, non imputabili perché minori di 14 anni, sono stati riconsegnati alle rispettive famiglie.

* Scuola di Giornalismo Luiss

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