Abruzzo e tangenti: anello con diamanti all’assessore, ecco le intercettazioni che hanno incastrato Ezio Stati

Pubblicato il 3 Agosto 2010 - 12:27| Aggiornato il 4 Agosto 2010 OLTRE 6 MESI FA

Si sono svolti alle 9.30 di martedì davanti al Gip del Tribunale dell’Aquila, Giuseppe Grieco, gli interrogatori per le cinque persone coinvolte nei fatti di corruzione, legati alla ricostruzione post-sisma. Al Palazzo di giustizia di Bazzano si sono presentati Ezio Stati, ex consigliere regionale Dc e attuale esponente di spicco del Pdl – agli arresti nel carcere dell’Aquila; l’ex deputato di Fi Vincenzo Angeloni, medico odontoiatra di Avezzano (detenuto a Regina Coeli) e Sabatino Stornelli, amministratore delegato di Selex service management, società di Finmeccanica, al quale è stato imposto l’obbligo di dimora nel comune di Roma. Presenti anche Daniela Stati, figlia di Ezio, e assessore dimissionario alla Protezione civile regionale, e il suo compagno Marco Buzzelli, attualmente agli arresti domiciliari. Tutti dovranno confrontarsi con l’accusa di corruzione avvenuta non attraverso mazzette bensì con regali, tipo preziosi e auto.

Il quotidiano il Centro pubblica le intercettazioni che hanno portato lunedì all’arresto dell’ex assessore regionale abruzzese Ezio Stati (Dc e poi Forza Italia), padre dell’assessore Daniela, dimessasi dopo l’arresto, e altre tre persone sono state arrestate per corruzione nell’ambito di un’ inchiesta coordinata dal procuratore della Repubblica dell’Aquila, Alfredo Rossini, riguardante la costruzione di un termovalorizzatore a Lanciano (Chieti).

La prima intercettazione ambientale riportata da Il Centro è tra Ezio Stati e il convivente della figlia, Marco Buzzelli.

Ezio Stati: Marco, è arrivato l’anello. Un carato…purissimo…mo’ ti porta il certificato di garanzia.. e questo è un regalo di Angeloni a Daniela. Nella stanza, poco dopo, entra Daniela Stati.
Marco Buzzelli: qua è successa una cosa, quindi è bene che tu… e vedi se ti va perché se no bisognerà riportà…
Ezio Stati:…bene, bene, tutto dentro.
Daniela Stati: mica lo hai comperato?
Ezio Stati: eh, mo…
Daniela Stati: mica lo hai comperato, papà?
Ezio Stati:… hanno rispettato gli impegni che avevo io.
Daniela Stati:…oddio quanto è bello….
Ezio Stati: è un carato purissimo… ora ti portano la scatola… e la garanzia.
Daniela Stati: ma è vero, papà?
Ezio Stati bestemmia e poi esclama: è dai 12 ai 15 mila euro.
Daniela: oddio, papà non lo voglio, mi pare troppo. Ma veramente me lo posso prendere?
Ezio Stati: scusa, ma dallo a me e Marco…se vuoi, però…ad Angeloni…succederà l’inferno.

Il commento del gip: «L’espressione adoperata da Ezio Stati “hanno rispettato gli impegni che avevo io” non lascia dubbi sulla natura remunerativa della regalia e sulla sussistenza di un pregresso pactum sceleris. L’assessore Daniela Stati, che ha dato materiale attuazione (sotto la guida del padre a tale pactum) non sembra sorpresa dell’iniziativa dell’imprenditore e, solo per conferma, chiede al padre se lo abbia comprato».

Nel corso della stessa giornata, poi, l’assessore telefona ad Angeloni per ringraziarlo del regalo.

Daniela Stati: Enzo, sono Daniela. Grazie.
Angeloni: di che…
Daniela Stati: eh..eh…come di che…me lo ha dato papà.
Angeloni: ma di che.
Daniela Stati: quel pensierino per Natale me lo ha lasciato papà…grazie.
Angeloni: ah, mamma mia.
Daniela Stati: eh…vabbé. Grazie tante.
Angeloni: ti è piaciuto?
Daniela Stati: eh, madonna, quando ti incontro ti do un bacio grossissimo, eh.
Angeloni: ah, ah, io ti voglio bene a prescindere da questo, Danié.
Daniela Stati: grazie veramente tanto tanto.
Angeloni: con tutto il cuore.
Daniela Stati: grazie, poi ci facciamo gli auguri di persona.
Angeloni: come no.

Subito dopo Angeloni chiama Ezio Stati e si lamenta per il fatto che ha riferito alla figlia che il regalo del diamante è una sua iniziativa.

Ezio Stati: pronto?
Angeloni: oh, mi ha chiamato Daniela, io sono rimasto imbarazzato! Ma non doveva darglielo Marco?
Ezio Stati: Sì, sì! Gliel’abbiamo dato insieme! Gliel’abbiamo dato insieme, gliel’abbiamo.
Angeloni: che gli hai detto?
Ezio Stati: che gliel’hai mandato tu, no?
Angeloni: eh, so’ rimasto. Mi hai fatto fare una figura di merda con tua figlia.
Ezio Stati: è la verità, su!
Angeloni: ma no, Ezio! Io l’ho fatto per te, per far contento Marco! Vabbé, comunque! Vabbé!

Proprio nel pomeriggio di quello stesso 15 dicembre, Sabatino Stornelli comunica a Ezio Stati che è stata firmata la convenzione pro Abruzzo Engineering grazie all’interessamento dell’assessore. Non è un caso, conclude il gip, che venga consegnato proprio quel giorno l’anello, che Angeloni custodiva nella cassaforte da una settimana.

L’avvocato Antonio Milo ha presentato istanza di scarcerazione per gli unici due in carcere: l’ex deputato di An, poi passato a Fi, Vicenzo Angeloni, sotto torchio per primo per oltre tre ore, e l’ex capogruppo di Forza Itala, Ezio Stati, padre di Daniela, indagata ed interdetta dai pubblici uffici e per questo costretta a dimettersi da assessore regionale alla Protezione Civile. Anche lei, nel lungo interrogatorio, si è difesa dall’accusa di corruzione sottolineando che da amministratore pubblico ha fatto solo il proprio dovere nel cercare commesse per Abruzzo Engineering. Ha raccontato di essersi rivolta al governatore per parlargli dei dipendenti della società: «Chiamai Chiodi per valutare la possibilità di un loro inserimento».

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