La nube di cenere prodotta dal vulcano islandese Eyjafjallajokull che ha invaso i cieli d’Europa non risparmia neppure Roma. Dopo l’annuncio di ieri della chiusura degli aeroporti e l’interdizione dello spazio aereo di tutto il Nord Italia fino alle 14 di oggi, la decisione dell’Enac, questa mattina, di prolungare la chiusura fino alle 20.
Intanto è arrivata anche la sospensione degli scali romani. Non si esclude un possibile allargamento dello stop anche in altre aree del Paese. Per ora fermi Genova, Torino, Milano Malpensa, Bologna, Venezia, Bolzano e Ancona.
Gli aeroporti di Fiumicino e Ciampino sono sospesi dalle 6 di questa mattina. Oltre a quelli sul nord Europa, cancellati anche tutti i voli diretti a Genova, Torino, Milano, Bergamo, Venezia, Bologna.
Inevitabili i disagi per i passeggeri: lunghe file si sono formate fin dall’alba davanti ai check in e ai punti informazione di tutte le compagnie aeree interessate. Per il nord della penisola resta invece consentito, sempre su disposizione dell’Enac, il sorvolo ad una altitudine superiore ai 35 mila piedi.
Intanto a la chiusura dello spazio aereo dalle 6 alle 14 nel nord Italia, ha provocato effetti sull’operatività degli aeroporti milanesi di Linate e Malpensa. A Malpensa cancellati 95 voli in arrivo e 111 in partenza, a Linate 55 in arrivo e 56 in partenza. Secondo quanto si è appreso dalla Sea-Aeroporti di Milano, questa mattina sono riusciti a partire solo due voli da Linate per Portogallo e Spagna. Mentre nello scalo di Malpensa ne sono potuti atterrare due – da Hong Kong e da New York – e sono partiti tre charter verso Malaga, Sharm El Sheik e Marsa Alam oltre ad un volo per Istanbul.
Sempre a Malpensa, infine, tra il pomeriggio e la sera della giornata di ieri, sono atterrati alcuni voli che, a causa della chiusura degli spazi aerei nel nord Europa, erano stati dirottati verso sud. Si é trattato di 8 cargo e di 6 velivoli per passeggeri da Francoforte, Parigi e Amsterdam.