ROMA – Saranno decisive le prove balistiche per ricostruire la posizione di Alessandro Popeo, la guardia giurata di 36 anni che mercoledì 17 settembre 2014 ha sparato all’ex moglie Natascia Meatta, 27 anni,
Alessandro Popeo continua a difendersi: “Non volevo colpirla. Mi è partito un colpo accidentalmente”.
Alessandro e Natascia in base alle prime testimonianze degli amici e dei vicini di casa, non litigavano, erano affiatati e avevano a cuore entrambi il bene della loro figlia.
“Solo questa mattina – hanno detto subito dopo i fatti i vicini di casa – erano qui davanti a ridere e scherzare insieme, non sembrava ci fossero dissapori tra di loro”.
Nella stanza, al momento dello sparo, come scrive Il Messaggero, c’era soltanto il fidanzato della sorella di Natascia che, però, non avrebbe visto nulla. Non stava guardando in quella direzione, ha sentito soltanto il colpo di pistola e ha visto Natascia accasciarsi a terra.
Sarà decisiva quindi la perizia balistica, che dovrà descrivere la traiettoria del proiettile e se sia stato deviato da qualche oggetto o dalla stessa fondina per stabilire se l’accusa per il vigilante debba essere di omicidio colposo o volontario.