BENEVENTO – Maria, la bimba di nove anni trovata morta in una piscina in provincia di Benevento, è stata violentata ed è morta per asfissia da annegamento. E’ l’esito dell’esame autoptico eseguito nel pomeriggio.
La bambina non sapeva nuotare e quando è stata gettata ancora viva in piscina non ha potuto salvarsi. E’ uno degli elementi che emerge dagli atti investigativi delle ultime ore compiuti dai Carabinieri.
Il giovane rumeno di 21 anni, ascoltato durante la notte alla presenza del suo legale in relazione alla morte della bimba, è stato iscritto nel registro degli indagati dal Procuratore della Repubblica di Benevento Giovanni Conzo. Ai magistrati ha detto: “Sono innocente, non avrei mai potuto ucciderla, per me era come una sorella”.
Le ipotesi di reato sono quelle di omicidio e violenza sessuale. Un atto dovuto per consentire la eventuale nomina di un consulente in vista dell’autopsia sul corpicino della bimba rinvenuta morta nella piscina di un resort a San Salvatore Telesino, in provincia di Benevento.
Il giovane conosceva la bambina. Il giovane ha confermato di conoscere la bambina e ha detto di averla vista la sera di domenica, prima che della piccola si perdessero le tracce, ma di averla lasciata vicino alla chiesa di Santa Maria Assunta dove la bambina, che faceva la chierichetta, aveva detto ai genitori che sarebbe andata per la processione del patrono. Il giovane ha anche detto che dopo aver lasciato la bambina è andato da conoscenti fuori San Salvatore Telesino. I carabinieri del Ris hanno anche effettuato alcuni rilievi nella casa del giovane rumeno interrogato. Oltre a lui, gli investigatori hanno interrogato in tutto una quarantina di persone nel tentativo di ricostruire con la maggiore precisione possibile le ultime ore di vita della bambina.
L’autopsia sul corpo della bambina sono stati disposti dalla Procura della Repubblica di Benevento. Sulla base di questi primi risultati medico-legali, gli investigatori dovrebbero poter tracciare un quadro più chiaro sulle cause e le circostanze nelle quali è morta la bambina, che era in acqua nuda, con gli abiti sistemati ai bordi della piscina.
La bambina viveva a San Salvatore Telesino con i genitori (papà operaio e mamma badante), entrambi romeni, da tempo in Italia. Era molto conosciuta in paese, anche perché faceva la chierichetta. Secondo la ricostruzione dei Carabinieri, che hanno ascoltato una trentina di persone, domenica sera, intorno alle 19:30 si è infatti recata in chiesa per la processione del Santo Patrono, Sant’Anselmo. Poi il maltempo ha rimandato tutto e così la bimba avrebbe detto di voler andare alle giostre. Da lì, da quelle giostrine a poca distanza, si sono perse le sue tracce.