BRESCIA – E’ risultata positiva alla cocaina la bambina di due anni che, insieme col fratello di otto mesi, era stata abbandonata dal padre in macchina. I due bambini erano stati abbandonati in macchina mentre il padre, all’interno di un bar-trattoria di Borgo San Giacomo, in provincia di Brescia, stava giocando tranquillamente alle slot machine. E mentre la madre, poco lontano, si stava prostituendo. E ora l’ultima, inquietante, scoperta: la bambina è risultata positiva alla cocaina.
I medici si erano insospettiti per l’eccessivo nervosismo mostrato della bambina all’arrivo in Pediatria. Da qui la decisione di sottoporla al test che ha evidenziato la positività a un metabolita della cocaina. Pure il fratellino è stato sottoposto all’esame tossicologico. Anche i suoi valori avrebbero insospettito i sanitari che hanno quindi deciso di eseguire ulteriori accertamenti.
“Bisogna capire come sia stato possibile. Non sono valori del sangue compatibili al fumo passivo di cocaina. Se casuale, con le bambine che hanno ingerito cocaina, o volontario da parte di genitori la situazione resta allarmante”. Così il procuratore dei Minori di Brescia Emma Avezzù commenta la notizia. “Siamo davanti ad un caso molto grave” continua il procuratore dei minori di Brescia. “I valori della cocaina sono ancora più inquietanti dell’abbandono”, conclude Avezzù.
La piccola potrebbe essere venuta in contatto con la droga trovandola in casa, oppure avrebbe potuto respirarne il fumo stando a contatto con qualche consumatore o potrebbe averla «assunta» attraverso il seno della madre. La mamma dei due bambini, una ragazza romena poco più che ventenne, quando i carabinieri hanno recuperato i suoi due figli (la bambina stava cercando di consolare il fratellino che piangeva disperato) si stava prostituendo poco lontano dal parcheggio.