Calciopoli: la difesa di Moggi rinuncia ad ascoltare in aula i “numerosi testimoni”

La difesa di Luciano Moggi ha rinunciato ad ascoltare in aula i numerosi testimoni, nell’ordine di alcune centinaia, che erano stati indicati nella lista trasmessa nei mesi scorsi alla nona sezione del Tribunale. La rinuncia, già annunciata di recente, è stata formalizzata nella giornata di martedì al termine dell’udienza del processo di Calciopoli.

Gli avvocati Maurilio Prioreschi e Paolo Trofino, legali dell’ex dg della Juventus, non chiederanno dunque più la convocazione in aula di numerosi personaggi di primo piano: nella lista c’erano, tra gli altri, dirigenti di gran parte delle società di calcio, come il presidente e il vicepresidente dell’Inter Moratti e Tronchetti Provera, nonchè il premier Berlusconi, rappresentanti delle istituzioni, e ex calciatori tra i quali anche Maradona.

Nel contempo i legali hanno chiesto di integrare le intercettazioni telefoniche agli atti del Tribunale con nuove conversazioni – intercettate sempre nell’ambito dell’inchieste di calciopoli – e che furono giudicate irrilevanti dagli investigatori. Lo ha spiegato nel corso del suo intervento l’avv. Prioreschi il quale ha precisato che di quelle telefonate, in cui vi sarebbero riferimenti ad una serie di partite al centro del processo, esistono solo indicazioni generiche riportate sui brogliacci dei carabinieri. Secondo la difesa, occorre invece ascoltarle e trascriverle per farle acquisire al dibattimento.

Analoga richiesta è stata avanzata anche dall’avv. Luigi Sena, legale dell’ex designatore arbitrale Pierluigi Pairetto. Anche altri difensori hanno rinunciato all’interrogatori dei propri testi. Prioreschi ha annunciato inoltre la richiesta di acquisizione di un decreto di archiviazione da parte del gip di Milano di una indagine sulle intercettazioni Telecom che conterrebbe elementi utili alle argomentazioni difensive.

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