Canna “passiva”: Tar reintegra militare sospeso

Canna "passiva": Tar reintegra militare sospeso
(Foto d’archivio)

BOLZANO – Sospeso dall’esercito per un drug test, è stato reintegrato dal Tribunale: la presenza di cannabinoidi nel sangue era dovuta al fumo passivo, nello specifico alla convivente che si faceva le canne in casa. Così ha deciso il Tar di Bolzano, dando ragione ad un caporal maggiore dell’esercito italiano.

L’uomo, scrive il Corriere dell’Alto Adige, ha detto ai giudici di non fumare, ipotizzando la “involontaria inalazione di fumo passivo dovuto alla convivenza di sei mesi con la propria compagna, la quale a causa di gravi motivi personali, aveva cominciato a fare uso di cannabinoidi”. Annullata la sospensione.

Il militare era risultato positivo a un drug test effettuato nel maggio 2013 dal Dipartimento militare di medicina legale di Padova. L’esito è stato poi confermato anche dalla controanalisi sullo stesso campione di urina, mentre un esame del capello, fatto alcune settimane dopo, ha dato invece esito negativo. Come sostenuto dalla difesa davanti al Tar di Bolzano, l’ultimo esame, visto la situazione di fumo passivo, è il più attendibile. Il Tar ha così accolto il ricorso, annullando la sospensione disciplinare. Le spese di lite di 2.500 euro sono a carico dell’Amministrazione.

 

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