“Capodanno a Cortina” per gli ispettori del Fisco: e dove se no?

Cortina D'Ampezzo (Lapresse)

CORTINA D’AMPEZZO (BELLUNO) – Ottanta ispettori dell’Agenzia delle Entrate a Cortina d’Ampezzo a caccia di evasione fiscale – vip e non – sotto Capodanno non mettono certo allegria alla “perla delle Dolomiti”. Albergatori, commercianti e amministratori locali avrebbero certo preferito un’orchestra di 80 elementi. Ma Attilio Befera non fa proprio lo stesso lavoro di Renzo Arbore e se non manda gli ispettori a Cortina, dove dovrebbe inviarli, a Porto Marghera?

Questi i fatti: una task force di 80 ispettori tra il 30 dicembre e San Silvestro è calata in città e ha passato al setaccio i più noti alberghi della conca ampezzana, ma anche negozi, antiquari, ristoranti e gioiellerie frequentati abitualmente dai vip. Controllate anche le auto di lusso. L’obiettivo era di stanare i vip e gli operatori commerciali sconosciuti al fisco, ma gli albergatori locali insorgono, preoccupati che l’attenzione sui loro ospiti possa far calare gli incassi.

”Sono arrivati alle 8 del mattino e se ne sono andati dieci minuti dopo mezzanotte – si sfoga l’albergatrice di un noto hotel cortinese – ho firmato il verbale che ero già in camicia da notte. Un blitz del genere in queste date è un attentato a chi lavora”. E aggiunge: ”I miei clienti hanno detto che se ne vanno a Sankt Moritz, questo stato poliziesco nessuno lo vuole accettare”. Qualche perplessità sulle modalità, ma soprattutto sui tempi scelti per i controlli, anche dall’assessore municipale al commercio, Luca Alfonsi. ”E’ uno shock per la località – dice – che così perde anche in immagine”.

“Capodanno a Cortina”: un film che non è piaciuto a tutti. Sicuramente non ai vip molto noti al pubblico ma sconosciuti al fisco. Ma anche agli sconosciuti al pubblico e al fisco. Come un idraulico, due artigiani del settore edile ed un agente di commercio, che lavoravano tranquillamente nella conca ampezzana, conducevano un tenore di vita piuttosto disinvolto, avevano proprietà immobiliari di pregio a Cortina, ma tutti con lo stesso vizietto: si dimenticavano di presentare le dichiarazioni dei redditi. In più l’agente di commercio era stato cancellato dall’albo della Camera di Commercio dal 2001.

I quattro evasori non sono sfuggiti alle verifiche della Guardia di Finanza che attraverso controlli incrociati, utilizzando gli strumenti informatici e le banche dati e con riscontri presso i clienti, è riuscita a ricostruire le effettive attivitàsvolte ed il relativo volume d’affari degli imprenditori. L’evasione dei tributi non aveva età: dai quasi settanta anni dell’idraulico ai quaranta degli artigiani dell’edilizia, uno dei quali scorrazzava per le vie di Cortina d’Ampezzo con il suo Suv.

Le indagini fiscali hanno consentito di contestare ai quattro, complessivamente, oltre 500.000 euro di redditi occultati al fisco, nonché oltre 100.000 euro di iva sottratta alle casse dell’erario. Per l’agente di commercio è scattata anche una denuncia all’autorità giudiziaria per esercizio abusivo della professione. Una scoperta che si aggiunge agli oltre 10,5 milioni di euro di reddito evaso “stanato” dalla Guardia di Finanza a Cortina nel 2011.

Guardia di Finanza che però vuole marcare la differenza fra i propri metodi e quelli dell’Agenzia delle Entrate, per parola del suo comandante Leonardo Landi, che al Gazzettino ha dichiarato tutta la sua perplessità: “Non giudichiamo il lavoro dell’Agenzia delle Entrate, ma come Guardia di Finanza non ci sogneremo mai di “sguinzagliare” i nostri uomini nei negozi dalle 8 alle 24 a cavallo di San Silvestro. Già c’è la crisi, se ci mettiamo anche noi a intralciare l’importante lavoro di questi giorni… preferiamo operazioni realizzate in modo selettivo e chirurgico come quella che ha portato alla luce 4 evasori totali”.

L’Agenzia delle Entrate farà operazioni meno “selettive e chirurgiche”, ma fatto sta che con Cortina non è finita qui: gli ispettori in azione a San Silvestro hanno filmato e fotografato le targhe delle fuoriserie e dei Suv. In questi giorni risaliranno ai legittimi proprietari e se questi avranno dichiarato redditi che non giustifichino il possesso di un “macchinone”… per loro ci sarà un sequel di “Capodanno a Cortina”.

 

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