Cassazione: è reato fingersi single per ingannare l’amante

di Spartaco Ferretti
Pubblicato il 12 Agosto 2016 - 12:10 OLTRE 6 MESI FA
Cassazione: è reato fingersi single per ingannare l'amante

Cassazione: è reato fingersi single per ingannare l’amante

ROMA – Ti fingi single per ingannare la tua amante? Rischi il carcere. O meglio lo rischi in dei casi specifici: se per esempio tenti di ottenere da quella menzogna dei vantaggi economici oppure se quella menzogna è l’unico motivo che ti consente di mantenere in piedi la relazione. A stabilire il tutto è stata la Corte di Cassazione che, almeno, ha avuto il buon senso di stabilire dei confini. Perché se davvero fosse bastato il fingersi single l’emergenza carceri in Italia nel giro di poco tempo sarebbe diventata emergenza drammatica.

La decisione della Cassazione arriva alla fine di una vicenda surreale di tradimento. Quella di un uomo di Milano che, come tanti, ha una relazione extraconiugale. Inizia come iniziano spesso e volentieri queste cose: con lui che racconta alla sua nuova compagna di essere già separato, che per il divorzio è solo questione di tempo. Falso. Lui è ancora sposato, ha già due figli e soprattutto la moglie, ignara, è incinta.

L’uomo però costruisce la sua menzogna e messo sotto pressione dall’amante arriva a stamparsi a casa un certificato della Sacra Rota che attesta l’annullamento del matrimonio. E’ un falso fatto male. Ed è la sua fortuna: se fosse stato fatto bene i guai giudiziari sarebbero stati anche peggiori. Sta di fatto che alla fine anche la nuova compagna resta incinta. La situazione si complica. E alla fine l’amante scopre la verità: il suo lui non è proprio tanto suo, vive con la moglie e lei è incinta. Non finisce bene. Si va in tribunale. Come finisce lo racconta La Stampa:

Non è la prima volta che la Cassazione interviene in materia di tradimenti. Negli anni è diventato reato spiare il cellulare della moglie o del marito, perché lesivo della privacy. Punibile poi chi informa il coniuge del proprio amante del tradimento che ha subito, con l’intento di recare un danno alla loro relazione: si tratta di molestie. E se si è stati infedeli – sentenzia ancora la Cassazione – al momento della separazione si devono quasi sempre pagare gli alimenti, anche se l’amore clandestino è stato solo platonico. Unica eccezione? Si può essere infedeli se il partner è troppo «mammone».