Il dito medio offende più di un vaffa…, parola della Cassazione

Pubblicato il 8 Luglio 2010 - 14:51| Aggiornato il 11 Luglio 2010 OLTRE 6 MESI FA

Alzare il dito medio contro qualcuno equivale a un’offesa a parole. La Cassazione infatti ha condannato una donna, rea di aver mostrato il dito al marito da cui era separata, dopo averlo incrociato con la macchina.

Claudia M., 38 anni, ha cercato di essere assolta dall’accusa di ingiuria sostenendo che il suo gesto non era stato accompagnato dal alcuna ”frase di contorno”, quindi non poteva offendere l’ex marito Agostino Z. Ma la Cassazione – con la sentenza 26171 – ha confermato la colpevolezza della signora condannandola alla multa (la cui entita’ non e’ nota) emessa dal giudice di pace di Domodossola il 16 gennaio 2009.

Il gestaccio si era ‘manifestato’ il 23 maggio del 2006 ed era stato preceduto, il 17 maggio dello stesso anno, da un insulto verbale proferito da Claudia in un incontro antecedente con l’un tempo amato Agostino. Spiega la Cassazione che i due episodi, quello verbale e quello gestuale, esprimono entrambi, sebbene con ”modalita’ difformi” una ”offesa” alla onorabilita’ della persona alla quale sono indirizzate. Per l’esibizione del dito medio Claudia deve anche pagare le spese legali e versare mille euro alla cassa delle ammende.