Chieti, blitz in casa di Angelini. Sequestrati quadri e beni preziosi

Ancora guai per Vincenzo Angelini, l’imprenditore abruzzese patron del gruppo Villa Pini che fu al centro dello scandalo tangenti sulla sanità che colpì la giunta regionale di Ottaviano Del Turco nel 2008.

Le forze dell’ordine gli hanno confiscato quadri, preziosi e altri valori che erano custoditi in un magazzino vicino al suo attico in viale Europa, a Chieti. Dallo scorso 17 febbraio il tribunale aveva dichiarato fallito il gruppo Villa Pini e ieri la Procura e il tribunale fallimentare hanno disposto un provvedimento d’urgenza per il sequestro dei beni di Angelini. Sembra infatti che due giorni fa parte dei valori contenuti nel magazzino siano stati portati via da un camion. L’imprenditore, secondo quanto affermato da lui stesso, non sarebbe stato a conoscenza del fatto che trasportare altrove i beni sequestrati avrebbe rappresentato un reato.

Vincenzo Angelini

Angelini fu protagonista, nel 2008, del caso giudiziario che portò all’arresto dell’ex governatore della Regione Abruzzo Ottaviano Del Turco e di altre personalità del mondo politico regionale, fra cui diversi assessori. Il proprietario della clinica Villa Pini accusò la giunta, raccontando di aver pagato tangenti per un totale di 15 milioni di euro in cambio di alcuni favori.

Il “terremoto” che Angelini ha provocato gli si è però ritorto contro lo scorso novembre, quando l’imprenditore è stato accusato di aver  messo in atto una truffa da 33 milioni di euro ai danni della Regione. La Procura di Pescara ha disposto allora il sequestro di beni mobili e immobili fra Chieti, Francavilla e Pescara, compresa la stessa Villa Pini. La vicenda si è conclusa con la dichiarazione di fallimento del gruppo sanitario da parte del tribunale di Chieti, il 17 febbraio scorso.

Perché si possa definire archiviata la questione “Sanitopoli” ci vorrà ancora del tempo. L’udienza preliminare del processo si terrà il prossimo 12 maggio.

*Scuola di Giornalismo Luiss

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