Scuola, concorso pronto: per accedere 50 quiz in 50 min, 18 di logica. O fuori

Pubblicato il 20 Settembre 2012 - 16:52 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La prova pre-selettiva ci sarà a dicembre, poi ci saranno quella scritta e l’orale: tutto pronto per il “concorsone” per 11.542 cattedre di ogni ordine e grado, sostegno compreso, le cui regole saranno pubblicate lunedì 24 settembre. Sono 15 anni che i precari della scuola lo aspettano e ora il ministero si attende un’affluenza di circa 160mila candidati. Ma c’è chi ha già pronto il ricorso al Tar per stoppare lo svolgimento della selezione. Anche e soprattutto per la prova preselettiva che già da sola vale l’ansia di tutto il resto: 50 domande da fare in 50 minuti, di cui un terzo saranno non di cultura generale bensì di logica… Uno scoglio iniziale quasi insuperabile che promette una scrematura sostanziosa, visto che chi non supera questa prova è fuori, e arrivederci al prossimo concorso (forse tra altri 15 anni?).

I precari sono pronti a scendere in piazza il 21 e il 22 settembre. Due diverse manifestazioni, ma la richiesta è la stessa: ritirare il concorso. “Il governo – spiegano dalla Flc Cgil -, trincerandosi dietro i richiami al merito e ai giovani, vuole bandire un concorso nella scuola dimenticando il merito e i diritti di quanti finora hanno vinto concorsi, superato selezioni e si sono formati dentro e fuori dalle aule scolastiche”.

Una delle novità più contestate del nuovo “concorsone” e che riuscirà a conquistare l’abilitazione all’insegnamento soltanto chi rientrerà nel numero dei posti messi a concorso. Se, ad esempio, in una data regione sono stati messi a concorso 100 posti a cattedra per l’inglese alle superiori, il 101mo classificato non otterrà nemmeno l’abilitazione, come invece avveniva in passato. Inoltre, i posti messi a concorso saranno garantiti dal ministero in uno o più anni: l’immissione in ruolo potrebbe avvenire in un solo anno, se si dovessero liberare i posti per effetto dei pensionamenti, oppure in più anni se i posti si dovessero liberare in due o tre anni.

Chi viene ammesso al concorso. Per la scuola primaria e dell’infanzia saranno ammessi al concorso gli abilitati, i laureati in Scienze della formazione e anche i diplomati entro l’anno scolastico 2001/2002 che nel 2000 non hanno partecipato alle ultime selezioni. Per medie e superiori, l’accesso alle prove sarà riservato a coloro che sono già in possesso di un’abilitazione all’insegnamento e ai laureati in possesso di un titolo di studio del vecchio ordinamento: conseguito entro l’anno 2001/02 per i corsi di studio quadriennali, 2002/03 per quelli quinquennali e 2003/04 per quelli di sei anni di durata.

Ci saranno tre prove: una preselettiva, superata la quale si accede a una prova scritta e una orale. La prova preselettiva sarà un test di 50 domande a risposta multipla, i candidati avranno a disposizione 50 minuti. Ci saranno 18 domande di logica e 18 quesiti sulla comprensione del testo. Saranno 7 per ambito le domande di informatica e di lingua straniera. Per accedere alla prova scritta occorrerà totalizzare almeno 35 punti sui 50 previsti. La prova si svolgerà on line davanti a una postazione, presso una scuola o un’università, e sono previste più tornate.

La prova scritta è prevista nel gennaio del 2013 e consisterà, illustra il bando, in una “prova semi strutturata con griglia nazionale di valutazione composta da una serie di quesiti a risposta aperta finalizzata a valutare la padronanza delle discipline, anche attraverso gli opportuni riferimenti interdisciplinari”. Per gli insegnanti della scuola primaria è prevista anche una prova “atta ad accertare la conoscenza della lingua inglese”. Saranno 40 i punti totali assegnati alla prova, superata se si totalizzano almeno 28 punti. Per le materie d’insegnamento che prevedono anche una di laboratorio, i punti destinati alla prova scritta saranno 30 e 10 quelli assegnati alla prova di laboratorio.

La prova orale si dovrebbe svolgere tra marzo e giugno, in tempo utile per ultimare l’intera procedura e assegnare i primi posti entro il 31 agosto 2013. “La prova orale ha per oggetto le discipline di insegnamento comprese nella classe di concorso e valuta la padronanza delle medesime da parte del candidato, la capacità di progettazione didattica, anche con riferimento alle Tic (le nuove Tecnologie per l’Informazione e le Comunicazioni, ndr) e agli studenti con bisogni speciali”. La prova è suddivisa in due momenti: una lezione simulata, della durata di 30 minuti, su una traccia estratta dal candidato 24 ore prima della prova stessa; un colloquio, anche questo della durata massima di 30 minuti, nel corso del quale verranno approfonditi i contenuti, le scelte didattiche e metodologiche della lezione simulata. Per i candidati in lizza per un posto alla scuola primaria è prevista una verifica in lingua inglese. Anche alla prova verranno assegnati 40 punti e anche in questo caso per superarla occorrerà totalizzarne almeno 28.