Il container va a fuoco: Antonino Bellavia muore a 52 anni in attesa della casa popolare

La tragedia a Piacenza, dove l'uomo era conosciuto e ben voluto da tutti. Nel maggio 2017 aveva contribuito a sventare una rapina.

di redazione Blitz
Pubblicato il 5 Aprile 2023 - 15:41 OLTRE 6 MESI FA
Il container va a fuoco: Antonino Bellavia muore a 52 anni in attesa della casa popolare

Foto d’archivio ANSA

Rogo in un container. Il luogo, un container, in cui viveva un uomo in attesa della casa popolare ha preso fuoco. È morto così Antonino Bellavia, clochard di 52 anni molto conosciuto e ben voluto a Piacenza. L’uomo ha perso la vita nella notte a causa di un incendio divampato all’interno del container adibito ad unità abitativa e posizionato alle porte del centro storico in attesa di ricevere un alloggio popolare.

L’incendio è scoppiato nella tarda serata di martedì 4 aprile, pare a causa di un cortocircuito nel climatizzatore: Antonino potrebbe essere svenuto a causa del fumo, morendo poi tra le fiamme. Insieme a lui vivevano anche quattro cani, uno dei quali è morto nel rogo mentre gli altri tre sono stati salvati. 

Sul caso sono in corso le indagini dei carabinieri di Piacenza.

Antonino Bellavia, il clochard eroe che aveva sventato una rapina

Secondo quanto racconta Il Piacenza, l’uomo era noto a tutti in città, da quando nel maggio 2017 aveva contribuito a sventare una rapina ad un’oreficeria. Comune e Asp gli avevano assegnato il modulo abitativo in via provvisoria in attesa di trovare una casa popolare.

In precedenza, per anni aveva abitato in una roulotte nel parcheggio dietro la questura, poi gli era stato offerto un posto in una struttura di accoglienza ma aveva rifiutato: non gli avrebbero consentito di tenere con sé i quattro cani che che considerava come suoi figli.

Per lui era partita anche una raccolta firme per trovargli una sistemazione adeguata. Il Comune gli ha quindi assegnato un prefabbricato destinato all’accoglienza dei profughi e rimasto vuoto. Raggiunti i requisiti per l’alloggio popolare l’uomo aveva presentato la richiesta per entrare in graduatoria ed era seguito dai servizi sociali del Comune. Poi tutto si è concluso, per il rogo un container.

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