Coronavirus, focolai di strafalcioni sudisti contro i lombardo-veneti

di Redazione Blitz
Pubblicato il 25 Febbraio 2020 - 08:06 OLTRE 6 MESI FA
Coronavirus, focolai di strafalcioni sudisti contro i lombardo-veneti

Coronavirus, focolai di strafalcioni sudisti contro i lombardo-veneti (foto ANSA)

ROMA- Coronavirus, focolai di strafalcioni sudisti contro i lombardo-veneti e i settentrionali in genere. In più d’una amministrazione e governo locale del Mezzogiorno ci si è lasciati andare nel proclamare off-limits chi viene dal Nord Italia. E tra le righe delle ordinanze traspare evidente come chi le scrive respiri un’aria inquinata. Inquinata da un po’ ci si gode a trattare quelli del Nord come appestati. Ordinanze al sapore neo borbonico. I Borboni, quelli veri, neanche loro si sarebbero sognati simili strafalcioni.

Hanno cominciato i Comuni dell’isola di Ischia che hanno, senza averne diritto e ragione, vietato l’ingresso agli italiani che vengono dalle Regioni del Nord. C’è voluta la Prefettura di napoli per cancellare il più in fretta possibile simile bestialità. Qualcuno ha colto l’occasione per ripagare in egual moneta, ricordando come quegli stessi Comuni abbiano chiesto all’Italia tutta legislazione e trattamento speciali per i danni del terremoto subito. Stessa moneta, moneta sbagliata. Ma reazione, fallo di reazione comprensibile nell’apprendere di divieti di ingresso su base…etnica, di carta di identità, di accento nel parlare?

I Comuni di Ischia non avevano deciso di controllare situazioni sanitari o condizioni di salute. Quelli del Nord non entrano. Perché? Perché sono del Nord.

La Regione Basilicata è arrivata a così ordinare: “Tutti i cittadini provenienti da Lombardia, Veneto, Piemonte, Liguria, Emilia negli ultimi 14 giorni…per loro 14 giorni di quarantena”. Così imparano a calare al Sud. Regione Calabria è stata più soft, evidentemente tra i funzionari qualcuno che sa di leggi e poteri c’era quando la Regione ha emesso “invito a chi torna dalle Regioni settentrionali a comunicare…in modo da valutare eventuale quarantena attiva volontaria”. In Regione Calabria la “valutazione”, si suppone previo verifica medico sanitaria, è il dovuto confine tra un editto anti settentrionali e una misura di prevenzione anti coronavirus.

I Comuni di Ischia, la Regione Basilicata e altre amministrazioni e governi locali, focolai sudisti di strafalcioni anti lombardo-veneti. Testi che mostrano la scarsa nozione e competenza minima delle leggi, dei poteri e della stessa struttura dello Stato e del diritto. Strafalcioni scritti da incompetenti d’assalto. Ma anche un fiorire di iniziative dal basso, una per tutte: la mascherina obbligatoria in un ospedale campano per i parenti, settentrionali, di un ricoverato.

Alla base vi sarà anche la preoccupazione per il coronavirus e l’ansia per tenere sterilizzato il proprio territorio. E di certo vi sarà una sorta di “strafare” sotto la pressione del sentito dire. Ma oltre all’ignoranza legislativa e all’eccesso paranoico di zelo, netto si staglia un compiacimento, complice e ammiccante, nel proclamare i settentrionali malvenuti al Sud.