Costa Concordia. Capitanerie di Porto: “Schettino è responsabile”

Pubblicato il 26 Gennaio 2012 - 11:06 OLTRE 6 MESI FA

ROMA – La responsabilita' del naufragio della Costa Concordia al Giglio ''e' sicuramente del comandante'' Francesco Schettino. Lo dice il comandante generale delle Capitanerie di Porto, l'ammiraglio Marco Brusco, nel corso di un'audizione al Senato sottolineando pero' che c'e' da chiedersi ''perche' gli ufficiali che erano con lui, gli stessi che poi sono 'scivolati' con il comandante sulla scialuppa, siano rimasti zitti'' senza cercare di fermarlo.

Brusco definisce ''inattaccabile'' il principio secondo il quale la responsabilita' di quanto accade su una nave e' del comandante. ''La rotta la predispone lui comandante e se ne assume la responsabilita'''. Quando la Concordia e' partita da Civitavecchia, spiega, Schettino ha impostato la rotta sugli strumenti. ''E' evidente che se poi ha deciso di cambiarla, ha staccato tutti gli strumenti e ha lavorato in manuale. Dunque la responsabilita' e' sicuramente la sua''.

Secondo l'ammiraglio, dunque, quella sera Schettino ha messo in atto una manovra quantomeno ''stravagante'', perche' la nave ''fa una rotta quasi ad angolo acuto rispetto al Giglio e con una velocita' piuttosto elevata''. Ed ora ''sara' la scatola nera – prosegue il comandante delle Capitanerie – a dirci se la manovra successiva all'urto e' stata una perizia del comandante o un atto casuale''.

Quanto ai soccorsi, Brusco ha ammesso che il personale della Costa ''ha dato delle risposte adeguate''. Risposte arrivate pero' ''dall'equipaggio, meno dagli ufficiali: sono stati piu' bravi quelli sotto che lo stato maggiore''.

E' altrettanto vero pero' che la macchina dei soccorsi dello Stato ''e' stata perfetta. Siamo intervenuti immediatamente e a me risulta che abbiamo salvato almeno 7-800 persone, tra cui decine di disabili''.