Costa Concordia: gara per la rottamazione. Napoli prenota il relitto

di Redazione Blitz
Pubblicato il 17 Settembre 2013 - 11:36 OLTRE 6 MESI FA
Costa Concordia: gara per la rottamazione. Napoli prenota il relitto

Costa Concordia: gara per la rottamazione. Napoli prenota il relitto

ROMA – Costa Concordia: gara per la rottamazione. Napoli prenota il relitto. Che fine farà il gigantesco relitto emerso? L’ultima tappa dello sfortunato viaggio della Concordia sarà la rottamazione. E’ programmato per la prossima primavera ma la gara per smaltirne le spoglie è già cominciata. La demolizione vale un business da cento milioni di euro. Prima della operazione recupero, la lista dei candidati comprendeva vari porti: da sempre quello di Piombino, che ha anche ottenuto un finanziamento di 150 milioni per il potenziamento. Candidati anche il porto di Palermo e quello di Civitavecchia. Probabile anche dopo la demolizione della nave l’invio dello ‘scheletro’ della nave in un altro porto straniero.

Napoli si è fatta avanti con forza: oggi Il Mattino gli ha dedicato il titolo di apertura. Sei cassoni per «imbragare» il gigante e farlo rialzare sono stati fatti a Castellammare. “Potrebbero essere i cantieri napoletani a demolire la Concordia”: non sono necessari investimenti, le attrezzature e le capacità migliori sono disponibili, si spiega sul giornale.

Il governatore Caldoro e il sindaco di Napoli De Magistris fanno lavoro di squadra. “Tra Napoli e Castellammare – spiega il commissario dell’Autorità portuale, Luciano Dassatti – possiamo effettuare la demolizione con attrezzature già pronte. Nessun porto più vicino al Giglio può farlo”. Anche il ministro per le Infrastrutture Maurizio Lupi, mentre ribadisce la disponibilità di Piombino, ammette che si stanno valutando anche “altre ipotesi”.

Meno rituale, la-auto candidatura di Porto Torres. L’assessore provinciale alla Programmazione, Enrico Daga, del Pd, l’ha lanciata su Facebook, raccogliendo peraltro parecchi “mi piace”. Sempre su Facebook, si segnalano invece iniziative per “salvare” la Concordia dalla rottamazione.