Costa Concordia, Legambiente: “L’arcipelago toscano diventi area protetta”

LIVORNO – Riavviare subito l'iter istitutivo dell'Area marina protetta dell'Arcipelago Toscano anche lungo le coste delle isole maggiori, Elba e Giglio. E' l'appello di Sebastiano Venneri e Fausto Ferruzza, rispettivamente responsabile nazionale Mare e presidente regionale di Legambiente, al ministro dell'ambiente Corrado Clini.

''Nel 2012 l'Italia – spiegano in una nota – sara' chiamata a rispettare gli impegni presi a livello internazionale sull' ampliamento delle aree marine protette come l' istituzione immediata dell'Area marina protetta la' dove il mare protetto esiste gia' (Gorgona, Capraia, Pianosa, Montecristo e Giannutri). Ma solo come vincoli consegnati al Parco Nazionale dell'Arcipelago e senza possibilita' di un vero governo di quei 600 km quadrati di mare''.

''Ci sono quindi tutti i presupposti – aggiunge Legambiente – per procedere velocemente con l'istituzione dell'Amp, superando il doppio e coincidente veto del localismo e dei grandi interessi che fino ad oggi hanno impedito di proteggere e valorizzare davvero uno dei mari piu' belli e più ricchi di biodiversita' del Mediterraneo''.

Legambiente ricorda che l'altra questione irrisolta e' quella del Santuario internazionale dei Cetacei, rimasto ''un santuario di carta'', e auspica che Governo e Regione non perdano tempo nel nominare il nuovo presidente del Parco dell'Arcipelago, dopo la fine del mandato di Mario Tozzi.

''Il naufragio della Costa concordia – secondo Venneri e Ferruzza – mette tutto il Paese di fronte alla necessita' del rispetto delle regole e delle norme che lo Stato si e' dato, soprattutto per quanto riguarda le politiche ambientali''.

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