Cremona: recuperato il corpo di Abou Tourè, giovane annegato a Castellone

Recuperato il corpo senza vita del giovane immigrato annegato nel Cremonese il 18 luglio: la corrente del canale irriguo Vacchelli e dei vari navigli che si diramano nella campagna cremonese ha portato lontano, fino alle porte di Polengo, frazione di Casalbuttano. La vittima è Abou Touré, il diciassettenne originario della Mauritania e residente a Castelleone che domenica era caduto in acqua. Il giovane non sapeva nuotare.

Il corpo è stato avvistato da un passante in una roggia che scorre lungo la provinciale Paderno-Casalbuttano. Mezz’ora dopo, i vigili del fuoco l’avevano già ripescato e adagiato sul ciglio della strada, dove il padre e un altro familiare hanno effettuato il riconoscimento.

Dopo tre giorni e mezzo di inutili ricerche, la svolta è arrivata a pochi minuti dall’ennesima interruzione. A casa Touré si sono presentati i carabinieri di Castelleone, e in quel momento la mamma di Abou ha capito tutto: in silenzio si è fatta scortare fino a quella frazione, Polengo, che fino a ieri neanche conosceva e che adesso non dimenticherà più.

Quando la barella ha sollevato il corpo di suo figlio, le sono cedute le gambe e si è accasciata a terra. Il corpo del giovane è stato trascinato a valle per oltre 26 chilometri.

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