MANTOVA – La crisi arriva dal giudice di pace: sono sempre di più gli italiani che finiscono in tribunale perché non riescono a pagare le bollette o le rate del mutuo. Solo a Mantova, racconta Vincenzo Dalai su La Gazzetta di Mantova, sono oltre 1.900 i decreti ingiuntivi dell’ultimo anno.
Scrive Dalai:
Dei 3.065 fascicoli iscritti nel settore civile nell’anno giudiziario (1° luglio 2015-30 giugno 2016) infatti ben 1.943, pari al 63%, sono procedimenti per decreto ingiuntivo. Significa che la gente non è riuscita a pagare le utenze domestiche o il mutuo della casa o, peggio, la mensa scolastica per i figli.
Peccato però che a Mantova i giudici di pace da giugno siano passati da nove a due: tre sono decaduti per raggiunti limiti d’età, uno è morto, tre hanno chiesto il trasferimento in altre province. Restano Marco Morselli e Davide Carletti, sulle cui spalle pesa tutti il carico di udienze civili e penali.
Anche se Carletti dice che non è così terribile:
“Rispetto a Reggio Emilia, per esempio, qui c’è meno di metà delle cause la conflittualità è decisamente minore”. E questo, spiega Morselli,”innanzi tutto per il minor numero di abitanti: in rapporto a Verona siamo a meno della metà e poi la nostra vivacità economica è minore se confrontata con i vicini territori emiliani e veneti”.
Oltre ai procedimenti per decreto ingiuntivo, i giudici di pace devono far fronte soprattutto a casi di liti condominiali, vicini di casa o ex coniugi che arrivano alle mani, e tutte quelle situazioni in cui si configurano lesioni, minacce e diffamazione semplice.